(Fonte: ASCA) – Nei due millenni di storia della Chiesa, non sono mai mancate per i cristiani le prove, che in alcuni periodi e luoghi hanno assunto il carattere di vere e proprie persecuzioni; ma, malgrado le sofferenze che provocano, il pericolo piu’ grave per la Chiesa non viene dall’esterno ma da ciò che inquina la fede e la vita cristiana dei suoi membri e delle sue comunità, intaccando l’integrità del Corpo mistico, indebolendo la sua capacità di profezia e di testimonianza, appannando la bellezza del suo volto. Lo ha detto questa mattina papa Benedetto XVI, nell’omelia della messa per l’imposizione del pallio ai nuovi arcivescovi metropoliti nella Basilica di San Pietro. Il pontefice ha ricordato alcuni problemi di divisioni, di incoerenze, di infedeltà al Vangelo che minacciano seriamente la Chiesa. Sono i pericoli degli ultimi tempi’ ci cui parla la Scrittura, ovvero atteggiamenti negativi che appartengono al mondo e che possono contagiare la comunità cristiana: egoismo, vanità, orgoglio, attaccamento al denaro. Tuttavia, ha ricordato il papa, gli uomini che operano il male non andranno molto lontano’. Vi è dunque – ha concluso – una garanzia di libertà assicurata da Dio alla Chiesa, libertà sia dai lacci materiali che cercano di impedirne o coartarne la missione, sia dai mali spirituali e morali, che possono intaccarne l’autenticità e la credibilità.Durante la celebrazione Benedetto XVI ha imposto a 38 nuovi arcivescovi metropoliti il pallio, un paramento liturgico costituito da una striscia di lana bianca che ricorda l’immagine di Gesù Buon Pastore e contrassegna la particolare comunione con Roma dei presuli che lo ricevono. Tra questi, oltre a quattro italiani (mons. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, mons. Andrea Bruno Mazzocato, arcivescovo di Udine, mons. Antonio Lanfranchi, arcivescovo di Modena-Nonantola, e mons. Luigi Moretti, ex vicegerente del Vicariato di Roma e ora nuovo arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno) c’è anche il primate del Belgio, mons. André-Joseph Leonard, in questi giorni al centro delle polemiche suscitate dalla perquisizione della polizia nelle sedi della Chiesa belga nell’ambito di un’inchiesta sullo scandalo pedofilia. Alla cerimonia era presente anche, come ogni anno, una delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli.