Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: BATTESIMI, «SEGUIRE IL MODELLO DELLA FAMIGLIA DI NAZARETH»

Un invito ai genitori cristiani “a seguire il modello di semplicità, pazienza e armonia della Famiglia di Nazareth”. Lo ha rivolto, ieri mattina, Benedetto XVI, durante la messa in occasione della festa del Battesimo del Signore, nella quale ha battezzato 13 bimbi di diversa nazionalità. “Ogni bambino che nasce – ha detto il Papa – ci reca il sorriso di Dio e ci invita a riconoscere che la vita è dono suo, dono da accogliere con amore e da custodire con cura sempre, in ogni momento”. Ogni figlio che nasce, ha avvertito il Santo Padre, Dio lo affida ai suoi genitori. Di qui l’importanza della famiglia fondata sul matrimonio, “culla della vita e dell’amore”. Rivolgendosi ai genitori dei bimbi battezzati e con loro a tutte le famiglie, Benedetto XVI ha proseguito: “Non dimenticate che sono la vostra testimonianza e il vostro esempio ad incidere maggiormente sulla maturazione umana e spirituale della libertà dei vostri bambini. Pur presi dalle quotidiane attività, spesso vorticose, non tralasciate di coltivare personalmente e in famiglia la preghiera, che costituisce il segreto della perseveranza cristiana”. Inoltre, ha aggiunto, “quanto più viviamo in comunione con Gesù nella realtà del nostro Battesimo, tanto più il cielo si apre sopra di noi”. Il Battesimo, quindi, “è adozione nella famiglia di Dio”.

“La spiritualità dell’uomo – ha aggiunto il Papa – concerne l’uomo nella sua totalità”. Di qui un’ulteriore riflessione: “Il cristianesimo non è una cosa solo spirituale, individuale, una posizione oggettiva che io prendo, ma è una cosa reale, concreta, anche materiale; la famiglia di Dio è concreta nella famiglia reale, concreta della Chiesa; l’adozione a figli di Dio è nello stesso momento assunzione nella concreta famiglia dove viviamo con la Madre Chiesa, come fratelli e sorelle in questa grande famiglia di Dio. E solo inserendoci in questo ‘noi’ dei figli, come fratelli e sorelle, possiamo dire: ‘Padre nostro’”. In Gesù Cristo, “Dio ci viene incontro, ma non limita la nostra libertà”, anzi “agisce solo con la nostra libertà”: “Dio provoca la nostra libertà, ci invita alla cooperazione con il fuoco dello Spirito Santo: queste due cose devono andare insieme”. Il Battesimo, dunque, “rimane in tutta la vita il dono di Dio che ha messo il suo sigillo nelle nostre anime e la nostra cooperazione, l’apertura della nostra libertà che dice ‘sì’ a questa azione divina”. Infine, l’esortazione ai genitori dei bimbi battezzati, “affinché insegnino ai propri figli a pregare e a sentirsi membri attivi della comunità ecclesiale” e l’indicazione del Catechismo della Chiesa cattolica quale strumento per crescere nella fede e trasmetterla ai loro bambini.Sir