Quattro episodi di martirio in odio alla Fede durante le persecuzioni in Spagna, in Germania (a Dachau) e in Ungheria nel secolo scorso; quattro miracoli attribuiti a Venerabili o Beati dal XVIII al XX secolo; quattro riconoscimenti delle virtù eroiche di altrettanti Servi di Dio degli ultimi due secoli: questi i decreti che stamane il Papa Benedetto XVI ha autorizzato per la promulgazione, ricevendo in udienza mons. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. I martiri sono sei preti spagnoli, uccisi in due diversi momenti durante la persecuzione religiosa nel 1936. E’ tedesco (don Giorgio Hafner) il martire ucciso nel campo di Dachau nel 1942, mentre ungherese è il vescovo Zoltà Ludovico Meszlény, ucciso dal regime comunista nel 1951. Quanto ai candidati alla beatificazione, si tratta di un missionario moravo, anch’egli morto a Dachau nel 1945; due religiose fondatrici di istituti (Suore della Sacra Famiglia di Urgellm, spagnole, e Suore degli Angeli, italiane, la cui fondatrice è trentina, madre Maria Serafina) e di una laica del Terz’Ordine di San Francesco, anch’essa italiana, Teresa Manganiello (Montefusco, 1849-1876). Il terzo italiano nell’elenco è il prete carmelitano Angelo Paoli, Servo di Dio, nato ad Artigliano nel 1642 e morto a Roma nel 1720.Sir