Toscana

BENEDETTO XVI, APPELLO AI GOVERNI PER GIORNATA MONDIALE ALIMENTAZIONE

“Lo sforzo dei Governi e delle diverse componenti della Comunità internazionale deve essere orientato a scelte efficaci, coscienti che la libertà dal giogo della fame è la prima e concreta manifestazione di quel diritto alla vita che, pur solennemente proclamato, resta spesso lontano da una effettiva attuazione”. E’ un appello ad agire presto e con efficacia quello lanciato oggi da papa Benedetto XVI alla comunità internazionale all’indomani della Giornata mondiale dell’Alimentazione. Il papa ha inviato un messaggio alla cerimonia che si è tenuta oggi presso la sede dell’Organizzazione a Roma e che è stato letto dall’osservatore permanente della Santa Sede presso la Fao, mons. Luigi Travaglino. Facendo riferimento alle “numerose vittime della fame nel Corno d’Africa”, il Papa ha detto: “Di fronte alla morte per fame di intere comunità e al loro abbandono forzato dei territori di origine, certo, è essenziale l’aiuto immediato, ma occorre anche approntare interventi a medio e lungo termine perché l’attività internazionale non sia ridotta a dare risposte solo alle emergenze”. Il tema della Giornata di quest’anno è “Prezzi degli alimenti: dalla crisi alla stabilità”. A questo proposito, Benedetto XVI ha chiesto di non “considerare gli alimenti come una qualsiasi merce e quindi sottoposti anche a manovre speculative”. Ed ha aggiunto: “il futuro della famiglia umana ha bisogno di un nuovo slancio per superare le attuali fragilità e incertezze”. “Di fronte all’ampiezza del dramma della fame – ha quindi proseguito -, l’invito alla riflessione, l’analisi dei problemi e la stessa disponibilità a intervenire non bastano. Troppo spesso questi elementi rimangono senza risposta perché rinchiusi nella sfera delle emozioni e non riescono a scuotere la coscienza e la sua ricerca della verità e del bene”. Ancora una volta il Papa va al cuore del problema e afferma: “Si tratta di assumere un atteggiamento interiore responsabile, capace di ispirare un diverso stile di vita, una necessaria sobrietà di comportamenti e di consumi così da favorire il bene anche delle generazioni future in termini di sostenibilità, di tutela dei beni della creazione, di distribuzione delle risorse e, soprattutto, di impegni concreti per lo sviluppo di interi popoli e Nazioni”. Alla Fao, conclude, spetta il compito di “concorrere a garantire un’alimentazione adeguata per tutti, a rafforzare i metodi di coltivazione e di commercializzazione e a proteggere i fondamentali diritti di quanti lavorano la terra, senza mai dimenticare i valori più autentici di cui il mondo rurale e quanti in esso vivono, sono custodi. La Chiesa cattolica – ha garantito – è vicina alle Organizzazioni che operano per garantire la nutrizione”. (Sir)