Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ALLE RELIGIOSE: I «CINQUE FILI» DA TESSERE PER IL FUTURO DEL MONDO

“Non sono certamente poche le sfide sociali, economiche e religiose con cui la Vita Consacrata si deve confrontare nel tempo attuale! I cinque ambiti pastorali da voi messi in evidenza costituiscono altrettanti ‘fili’ da tessere e intrecciare nella complessa trama del vivere quotidiano, nelle relazioni interpersonali e nell’apostolato”: lo ha detto questa mattina in Vaticano il Papa Benedetto XVI, ricevendo in udienza le superiore generali di 794 famiglie religiose femminili, operanti in 85 paesi dei cinque continenti, riunite a Roma per l’assemblea plenaria dell’Unione Internazionale Superiore Generali (Uisg). I “cinque fili” cui ha fatto riferimento il Papa sono “la donna, i migranti, la terra e la sua sacralità, i laici, il dialogo con le religioni del mondo”. Benedetto XVI ha quindi aggiunto: “Si tratta non di rado di percorrere inesplorati sentieri missionari e spirituali, mantenendo però sempre ben saldo il rapporto interiore con Cristo. Solo da questa unione con Dio scaturisce infatti ed è alimentato il ruolo “profetico” della vostra missione”.

Nel discorso rivolto alle superiore generali di 794 famiglie religiose dei cinque continenti, Benedetto XVI ha portato l’attenzione su quella che ha definito la “dimensione ‘mistica’ della Vita Consacrata”, sottolineando che deve essere alimentata dalla “contemplazione”. Ha poi aggiunto che “il ‘profeta’ prima ascolta e contempla, poi parla” e “l’autentico profeta, perciò, non si preoccupa tanto di fare delle opere, cosa senza dubbio importante, ma mai essenziale. Egli si sforza soprattutto di essere testimone dell’amore di Dio, cercando di viverlo tra le realtà del mondo, anche se la sua presenza può talora risultare ‘scomoda’”. Ha poi esortato le religiose a “rifuggire le comodità, gli agi, le convenienze per portare a compimento la missione” e “ad instaurare a tal fine una serena e cordiale collaborazione con i sacerdoti, i fedeli laici, e specialmente le famiglie per andare incontro alle sofferenze, ai bisogni, alle povertà materiali e soprattutto spirituali di tanti nostri contemporanei”. I lavori dell’assemblea proseguiranno fino a giovedì 10 maggio.

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