Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ALLE GUARDIE SVIZZERE: GRAZIE PER LA GENEROSITA’ E LA DEDIZIONE

“Vi ringrazio tutti per la generosità e la dedizione con cui operate a servizio del Papa”. Con queste parole il Papa ha concluso oggi l’udienza alle Guardie svizzere, con famiglie e bambini al seguito, in occasione del giuramento delle nuovi alabardieri. Rivolgendosi a quello che Benedetto VI ha definito “il vostro piccolo Quartiere in Vaticano”, il papa ha ricordato che due anni fa è stato celebrato il quinto centenario di fondazione del Corpo pontificio. “Proprio sullo sfondo di tale impressionante evoluzione – le parole del Pontefice – ancor più risalta ciò che non muta, come anche l’identità del vostro piccolo ma qualificato Corpo, destinato a vigilare sulla sicurezza del Romano Pontefice e della sua dimora”. “A distanza di cinque secoli”, secondo il Papa “immutato è rimasto lo spirito di fede che spinge giovani svizzeri a lasciare la loro bella terra per venire a prestare servizio al Papa in Vaticano. Uguale è l’amore per la Chiesa Cattolica, alla quale voi rendete testimonianza, più che con le parole, con le vostre persone, che, grazie alla caratteristica divisa, sono ben riconoscibili agli ingressi del Vaticano e nelle Udienze pontificie”. “Le vostre storiche uniformi – ha sottolineato Benedetto XVI ricevendo oggi in udienza le Guardie svizzere – parlano a pellegrini e turisti di ogni parte del mondo di qualcosa che malgrado tutto non muta, parlano cioè del vostro impegno di servire Dio servendo il ‘servo dei suoi servi’”. Rivolgendosi poi, in particolare, ai nuovi alabardieri, il Papa ha raccomandato loro: “Sappiate anzitutto assimilare questo spirito cristiano ed ecclesiale, che è la base e il motore di ogni attività che svolgerete. Coltivate sempre la preghiera e la vita spirituale, valorizzando per questo la preziosa presenza del Cappellano. Siate aperti, semplici e leali. Sappiate apprezzare anche le differenze di personalità e di carattere che ci sono tra di voi, perché sotto l’uniforme ognuno è una persona unica e irripetibile, chiamata da Dio a servire il suo Regno di amore e di pace”. “Come sapete – ha concluso il Santo Padre – la Guardia Svizzera è anche una scuola di vita, e durante l’esperienza in Vaticano molti vostri predecessori hanno potuto scoprire la propria vocazione: al matrimonio cristiano, al sacerdozio, alla vita consacrata. E’ questo un motivo di lode a Dio, ma anche di apprezzamento per il vostro Corpo”.Sir