Tutti i cristiani hanno bisogno di lavorare insieme in un clima di fiducia e reciproca accoglienza per servire la causa della pace e della giustizia. È tornato a parlare della situazione dei cristiani in Medio Oriente, papa Benedetto XVI accogliendo oggi in Vaticano la Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le chiese orientali ortodosse che si è incontrata in questi giorni a Roma presso il Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani. Molti di voi ha sottolineato il Papa – provengono da regioni in cui i singoli fedeli e le comunità cristiane si trovano a fronteggiare sfide e difficoltà che sono per tutti noi motivo di profonda preoccupazione. Possa l’intercessione e l’esempio di molti martiri e santi che hanno dato testimonianza a Cristo con coraggio in tutte le nostre chiese, sostenervi e dare forza alle vostre comunità cristiane. La Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le chiese orientali ortodosse è stata costituita nel gennaio del 2003 per iniziativa congiunta del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e delle Autorità delle Chiese orientali ortodosse. Fanno parte della Commissione, oltre ai membri cattolici, rappresentanti della Chiesa copta ortodossa, siro-ortodossa, armena apostolica (dei due Cattolicossati di Etchmiadzin e di Cilicia), ortodossa d’Etiopia, ortodossa d’Eritrea e ortodossa sira del Malankar. Il Papa ha ricordato i risultati teologici raggiunti a partire dal testo Natura, Costituzione e Missione della Chiesa in cui le Chiese sottolineano fondamentali principi ecclesiologici che condividono e identificano le questioni che richiedono un ulteriore riflessione approfondita per le successive fasi del dialogo. Possiamo ha quindi detto Benedetto XVI solamente essere grati che dopo circa 15 secoli di separazione siamo in grado di trovare accordo sulla natura sacramentale della Chiesa, circa la successione apostolica nel servizio ministeriale e circa l’impellente bisogno di dare testimonianza al Vangelo. Nella seconda fase del dialogo, la Commissione è chiamata a riflettere sui modi in cui le Chiese hanno concepito la comunione lungo i secoli. Dobbiamo ha detto il Papa essere fiduciosi che la nostra riflessione teologica condurrà le nostre Chiese non solo a comprenderci vicendevolmente più profondamente, ma a proseguire con risolutezza e decisione il nostro cammino verso la piena comunione alla quale siamo chiamati per volere di Cristo.Sir