Vita Chiesa
BENEDETTO XVI ALL’ANGELUS: «PREPARARE LA DIMORA DI DIO CON GLI UOMINI»; APPELLO PER IL MEDIO ORIENTE
La costruzione di una chiesa fra le case di un paese o di un quartiere d’una città non evoca forse il grande dono e mistero del Verbo che si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi? Questa domanda l’ha posta ieri mattina Benedetto XVI, introducendo l’Angelus, di ritorno dalla visita pastorale alla parrocchia romana di Santa Maria Stella dell’Evangelizzazione. La dedicazione di una nuova chiesa parrocchiale è, per il Papa, un avvenimento che, pur riguardando di per sé quel quartiere, acquista un significato simbolico all’interno del tempo liturgico dell’Avvento, mentre ci prepariamo a celebrare il Natale del Signore.
In questi giorni, infatti, la liturgia ci ricorda costantemente che Dio viene’ a visitare il suo popolo, per dimorare in mezzo agli uomini e formare con loro una comunione di amore e di vita, cioè una famiglia. La chiesa-edificio, ha proseguito il Santo Padre, è segno concreto della Chiesa-comunità, formata dalle pietre vive’ che sono i credenti. Se Dio prende l’iniziativa di venire ad abitare in mezzo agli uomini, ed è sempre Lui l’artefice principale di questo progetto, ha spiegato il Papa, è vero anche che Egli non vuole realizzarlo senza la nostra attiva collaborazione.
Prepararsi al Natale ha chiarito Benedetto XVI – significa impegnarsi a costruire la dimora di Dio con gli uomini’ e in quest’opera nessuno è escluso; ciascuno può e deve contribuire a far sì che questa casa della comunione sia più spaziosa e bella. Alla fine dei tempi, essa sarà completata e sarà la Gerusalemme celeste’. L’Avvento, ha aggiunto il Papa, ci invita a volgere lo sguardo verso la Gerusalemme celeste’, che è il fine ultimo del nostro pellegrinaggio terreno e, al tempo stesso, ci esorta ad impegnarci con la preghiera, la conversione e le buone opere, ad accogliere Gesù nella nostra vita, per costruire insieme a Lui questo edificio spirituale del quale ognuno di noi, le nostre famiglie e le nostre comunità, è pietra preziosa. Tra tutte le pietre che formano la Gerusalemme celeste, ha evidenziato il Santo Padre, sicuramente la più splendente e pregiata, perché di tutte più vicina a Cristo pietra angolare, è Maria Santissima: Per sua intercessione ha concluso – preghiamo affinché questo Avvento sia per tutta la Chiesa un tempo di edificazione spirituale e così si affretti la venuta del Regno di Dio.