Vita Chiesa
BENEDETTO XVI ALL’ANGELUS: PER I CRISTIANI LA PREGHIERA NON È UN OPTIONAL
La preghiera non è un accessorio, un optional, ma è questione di vita o di morte. Solo chi prega, infatti, cioè chi si affida a Dio con amore filiale, può entrare nella vita eterna, che è Dio stesso. Lo ha detto, ieri mattina, Benedetto XVI, prima di guidare la recitare dell’Angelus da piazza S. Pietro. Riprendendo la pagina del Vangelo di Luca nella quale l’evangelista racconta la trasfigurazione di Gesù che ha per testimoni gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, il Papa sottolinea un dettaglio: l’indicazione dell’oggetto della conversazione di Gesù con Mosè ed Elia, apparsi accanto a Lui trasfigurato e cioè della sua dipartita, che avrebbe portato a compimento a Gerusalemme. Dunque, ha osservato il Santo Padre, Gesù ascolta la Legge e i Profeti che gli parlano della sua morte e risurrezione. Nel suo dialogo intimo con il Padre, Egli non esce dalla storia, non sfugge alla missione per la quale è venuto nel mondo, anche se sa che per arrivare alla gloria dovrà passare attraverso la Croce. Anzi, ha aggiunto Benedetto XVI, Cristo entra più profondamente in questa missione, aderendo con tutto se stesso alla volontà del Padre, e ci mostra che la vera preghiera consiste proprio nell’unire la nostra volontà a quella di Dio.
Per un cristiano, pertanto ha chiarito il Papa -, pregare non è evadere dalla realtà e dalle responsabilità che essa comporta, ma assumerle fino in fondo, confidando nell’amore fedele e inesauribile del Signore. Per questo, ha precisato Benedetto XVI, la verifica della trasfigurazione è, paradossalmente, l’agonia nel Getsemani. Nell’imminenza della passione, Gesù ne sperimenterà l’angoscia mortale e si affiderà alla volontà divina; in quel momento la sua preghiera sarà pegno di salvezza per tutti noi. Cristo, infatti, supplicherà il Padre celeste di liberarlo dalla morte’ e, come scrive l’autore della lettera agli Ebrei, fu esaudito per la sua pietà’. Di tale esaudimento, ha sottolineato il Santo Padre, è prova la risurrezione. Di qui il richiamo del Papa: Cari fratelli e sorelle, la preghiera non è un accessorio, un optional, ma è questione di vita o di morte. Solo chi prega, infatti, cioè chi si affida a Dio con amore filiale, può entrare nella vita eterna, che è Dio stesso. Durante questo tempo di Quaresima, ha concluso Benedetto XVI, chiediamo a Maria, maestra di vita spirituale, di insegnarci a pregare come faceva il suo Figlio, perché la nostra esistenza sia trasformata dalla luce della sua presenza.