Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ALL’ANGELUS: IL SÌ DEI MARTIRI COME MONS. ROMERO; INVITO AI GIOVANI PER LA XXII GMG

Lo “stupendo mistero della fede” dell’Annunciazione è stato lo spunto della riflessione del Papa, ieri, prima di guidare la recita dell’Angelus. “Il ‘sì’ di Maria – ha spiegato Benedetto XVI – è il riflesso perfetto di quello di Cristo stesso quando entrò nel mondo” ed “ecco perché l’Annunciazione è anche una festa cristologica, perché celebra un mistero centrale di Cristo: la sua Incarnazione”. Ma, ha aggiunto, “il ‘sì’ di Gesù e di Maria si rinnova nel ‘sì’ dei santi, specialmente dei martiri, che vengono uccisi a causa del Vangelo”. Il Papa ha, quindi, ricordato che il 24 marzo, anniversario dell’assassinio di mons. Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador, “si è celebrata la Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri: vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici stroncati nel compimento della loro missione di evangelizzazione e promozione umana”. I missionari martiri “sono ‘speranza per il mondo’, perché testimoniano che l’amore di Cristo è più forte della violenza e dell’odio. Non hanno cercato il martirio, ma sono stati pronti a dare la vita per rimanere fedeli al Vangelo”. Infine, Benedetto XVI ha ricordato che il 1° aprile, in coincidenza con la Domenica delle Palme, si celebrerà “la XXII Giornata mondiale della gioventù” e ha invitato i giovani della diocesi di Roma a partecipare alla liturgia penitenziale, da lui presieduta, il 29 marzo, nella basilica di S. Pietro.

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