Il viaggio apostolico in programma dal 12 al 21 luglio in Australia e il vertice del G8 domani in Giappone sono stati i temi toccati da Benedetto XVI durante l’Angelus nel cortile interno del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. Il Papa ha affidato il viaggio in Australia e l’incontro dei giovani a Sydney alla materna protezione della Vergine Maria. La Croce dei giovani ha detto il Santo Padre a Sydney ancora una volta sarà testimone silenziosa del patto di alleanza tra il Signore Gesù Cristo e le nuove generazioni. Il 15 luglio è prevista la festa di accoglienza dei giovani, sabato 19 la grande veglia e domenica 20 la celebrazione eucaristica, momento culminante e conclusivo dell’evento. Da qui l’Invito” a “tutta la Chiesa a sentirsi partecipe di questa nuova tappa del grande pellegrinaggio giovanile attraverso il mondo, iniziato nel 1985 dal Servo di Dio Giovanni Paolo II”. “La prossima Giornata Mondiale della Gioventù – ha detto il Papa – si preannuncia come una rinnovata Pentecoste: in effetti, già da un anno le comunità cristiane si preparano seguendo la traccia che ho indicato nel Messaggio sul tema Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni. E’ la promessa ha aggiunto che Gesù fece ai suoi discepoli dopo la risurrezione e che rimane sempre valida e attuale nella Chiesa: lo Spirito Santo, atteso e accolto nella preghiera, infonde nei credenti la capacità di essere testimoni di Gesù e del suo Vangelo. Soffiando nella vela della Chiesa, – ha proseguito Benedetto XVI – lo Spirito divino la spinge a prendere il largo’ sempre di nuovo, di generazione in generazione, per recare a tutti la buona notizia dell’amore di Dio, pienamente rivelato in Cristo Gesù, morto e risorto per noi.Il Papa ha poi ricordato che i primi gruppi di ragazzi e ragazze stanno ormai partendo dagli altri Continenti diretti in Australia: Sono certo che da ogni angolo della terra i cattolici si uniranno a me e ai giovani raccolti, come in un Cenacolo, a Sydney invocando intensamente lo Spirito Santo, affinché inondi i cuori di luce interiore, di amore per Dio e per i fratelli, di coraggiosa iniziativa nell’introdurre l’eterno messaggio di Gesù nella varietà delle lingue e delle culture.Dopo l’Angelus, ha lanciato infine un accorato appello in vista del vertice del G8 che si aprirà domani in Giappone. L’auspicio del Papa è che si realizzino gli impegni assunti nei precedenti appuntamenti del G8 e si adottino coraggiosamente tutte le misure necessarie per vincere i flagelli della povertà estrema, della fame, delle malattie, dell’analfabetismo, che colpiscono ancora tanta parte dell’umanità. Rivolgendosi ai partecipanti all’incontro di Hokkaido Toyako, ha auspicato che “al centro delle loro deliberazioni mettano i bisogni delle popolazioni più deboli e più povere, la cui vulnerabilità è oggi accresciuta a causa delle speculazioni e delle turbolenze finanziarie e dei loro effetti perversi sui prezzi degli alimenti e dell’energia” e che “generosità e lungimiranza aiutino a prendere decisioni atte a rilanciare un equo processo di sviluppo integrale, a salvaguardia della dignità umana. (Fonte: Radio Vaticana)