Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ALL’AMBASCIATORE DI GERMANIA: LA CHIESA NON COSTRINGE NESSUNO A CREDERE

È stata un’occasione per ritornare sulla recente visita apostolica in Baviera, l’udienza concessa questa mattina da Benedetto XVI all’ambasciatore della Repubblica Federale di Germania presso la Santa Sede Hans-Henning Horstmann. Ringraziando quanti hanno contribuito alla buona riuscita del viaggio in Baviera, Benedetto XVI ha ricordato come “laddove cresce la comunità e gli uomini si rafforzano nel bene attraverso l’annuncio del Vangelo, migliorano anche i rapporti e la convivenza e si rafforza nei cittadini la disponibilità ad accogliere la responsabilità verso il bene comune”.

Il Papa si è poi soffermato su quella che è la missione universale della Cattedra di Pietro, sottolineando l’impegno della Chiesa non solo verso i cristiani che vivono nei vari Paesi del mondo, ma anche per il bene di tutti gli uomini “indipendentemente dalla loro cultura, lingua o appartenenza religiosa”. “La Chiesa non costringe nessuno a credere – ha precisato il Papa – in quanto la fede in Gesù Cristo, che la Chiesa annuncia, può esserci solo nella libertà”. Da questo nasce anche la tolleranza che “non può essere fraintesa da nessuno con l’indifferenza. La vera tolleranza parte sempre dal rispetto degli altri, degli uomini, del creato di Dio”.

Guardando con maggiore attenzione alla realtà tedesca, Benedetto XVI ha ribadito l’invito ai cristiani a portare la loro testimonianza anche nella società civile, nell’ambito dei temi d’attualità, come ad esempio la difesa del matrimonio e della famiglia, l’aborto e la ricerca sulle cellule staminali. “La Germania ha molti abitanti giunti in questo Paese perché perseguitati per motivi politici o religiosi nei loro Paesi d’origine – ha aggiunto il Pontefice – la rete di aiuti e solidarietà, che deve rispondere anche alle necessità dello straniero, è un compito dell’ordinamento sociale. Per questo motivo la Santa Sede chiede che vengano portate avanti le istanze necessarie, affinché venga favorita l’accoglienza e l’integrazione di quei cristiani stranieri, minacciati nei loro Paesi natali a causa della loro fede”.

La Germania – ha concluso Benedetto XVI – “è un Paese che guarda al mondo. La nostra patria ha oggi il suo posto riconosciuto tra i popoli e gli Stati europei. Auspico che al di là delle questioni di interesse nazionale, la Germania non dimentichi i problemi di molti Paesi poveri in altre parti del mondo”.Sir