Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ALL’AMBASCIATORE DEL NICARAGUA: GRATO PER AVER ABOLITO L’ABORTO TERAPEUTICO

Ricevendo questa mattina l’ambasciatore presso la Santa Sede del Nicaragua, Cuadra Chamorro, Benedetto XVI ha espresso il suo personale “riconoscimento” al Nicaragua per la posizione presa dallo Stato “nei contesti multilaterali sui temi sciali, e riguardo specialmente al rispetto alla vita umana a fronte di non poche pressioni interne e internazionali”. “In questo delicato quadro – ha detto il Papa – considero molto positivo che, nell’anno passato, l’Assemblea nazionale abbia approvato l’abolizione dell’aborto terapeutico. A questo rispetto, è imprescindibile incrementare l’aiuto dello Stato e della società stessa alle donne che hanno gravi problemi durante la gravidanza”. “Con l’ineludibile tema della vita – ha proseguito il Santo Padre – si percepisce l’urgente necessità di riscattare e promuovere i valori umani e morali, di fronte a tante forme di violenza, incluse quelle domestiche, che sono spesso frutto della disintegrazione familiare e della degradazione dei costumi”. Il Papa ha assicurato l’impegno pastorale della Chiesa ma ha anche chiesto “l’intervento delle istituzioni pubbliche con programmi educativi appropriati”. Il Papa ha poi rinnovato gli auguri al Nicaragua “tanto duramente provato dal recente uragano Felix” che ha provocato vittime e distruzione. Ed ha chiesto che il Paese riceva oltre agli aiuti interni anche “generosi aiuti da parte della comunità internazionale”. “Il Nicaragua – ha detto il Papa – come molti altri Paesi, deve affrontare tanti problemi di ordine economico, sociale e politico” e ciò richiede “la responsabilità delle differenti istituzioni politiche e imprenditoriali” perché lavorino in “uno spirito di autentica solidarietà”. Il Papa ha quindi richiamato come priorità per il Paese la lotta contro la droga, l’incremento della alfabetizzazione e la lotta contro la povertà. Ed ha indicato come strumenti per raggiungere questi obiettivi la promozione dei beni primari (educazione, salute, alimentazione) ma anche “la trasparenza e l’onestà nella gestione pubblica” perché sono valori che “favoriscono la credibilità delle autorità di fronte ai cittadini”.Sir