Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ALL’AMBASCIATORE DEL MESSICO: LA LIBERTÀ RELIGIOSA NON È UN PRIVILEGIO

La libertà religiosa “non è un diritto in più né un privilegio reclamato dalla Chiesa cattolica” ma “appartiene alla parte più essenziale della persona, di ogni popolo e nazione”: lo ha ribadito oggi Benedetto XVI, ricevendo in udienza l’ambasciatore del Messico Héctor Federico Ling Altamirano, in occasione della presentazione delle lettere credenziali. Il “nucleo significativo” della libertà religiosa, ha precisato il Papa, “non consente di limitarla ad una mera convivenza di cittadini che praticano privatamente la propria religione, o di restringerla al libero esercizio del culto”. Deve invece “assicurare ai credenti la piena garanzia di manifestare pubblicamente la propria religione, offrendo anche il proprio apporto all’edificazione del bene comune e del retto ordine sociale in ogni ambito della vita, senza nessuna forma di restrizione o coazione”. In questo senso, ha puntualizzato, “mentre la Chiesa cattolica sostiene e promuove questa visione positiva del compito della religione nella società, non desidera interferire nella necessaria autonomia delle istituzioni civili”.A proposito della situazione sociale in Messico il Papa ha accennato a “questioni molto gravi come la violenza, il narcotraffico, le disuguaglianze e la povertà”. “E’ buono sapere – ha affermato – che per una soluzione efficace e duratura di questi problemi non bastano mezzi tecnici o di sicurezza. Serve uno sguardo più ampio e una efficace unione di sforzi, per propiziare un necessario rinnovamento morale, l’educazione delle coscienze e la costruzione di una vera cultura della vita”. A questo proposito Benedetto XVI ha elogiato l’iniziativa del Messico, nel 2005, di “eliminare dalla propria legislazione la pena capitale, e i recenti strumenti adottati da alcuni Stati interni per proteggere la vita umana fin dai suoi inizi”. Oggi pomeriggio il Papa riceverà in Vaticano il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, con la consorte Michelle, le figlie Malia e Sasha, la madre e i suoi assistenti. Michelle Obama giungerà alle 14.45 in Vaticano e visiterà la Basilica di San Pietro, le tombe dei Papi, la galleria interna della cupola. Salirà quindi la Scala regia che conduce al palazzo apostolico. Da lì accederà alla Cappella Sistina e quindi alla prima e alla seconda loggia che ospita gli appartamenti pubblici del Papa. All’ingresso della seconda loggia si unirà al marito, che giungerà nel Cortile di San Damaso alle 15.55.Sir