“Di fronte alle esigenze della globalizzazione” e “della solidarietà tra gli uomini”, l’Unione europea “deve continuare ad aprirsi e ad impegnarsi nei grandi cantieri del pianeta”. Così Benedetto XVI, ricevendo questa mattina in udienza Frank De Coninck, ambasciatore del Belgio presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle lettere credenziali. Tra le sfide richiamate dal Papa all’Unione europea, “la pace e la sicurezza” con riferimento a Medio Oriente, Africa e Asia, ma anche “il futuro dell’uomo e la sua identità”. “Gli immensi progressi della tecnica” e “la liberalizzazione dei costumi” pongono l’uomo “di fronte ad una crisi di senso” ha osservato Benedetto XVI, mentre “in alcuni Paesi si vedono apparire nuove legislazioni che rimettono in discussione il rispetto della vita umana dal concepimento alla fine naturale”. Di qui l’intenzione della Chiesa, ha proseguito il Papa con riferimento all’imminente missione “Bruxelles Toussaints 2006”, di “rammentare con forza le proprie convinzioni sull’uomo e il suo destino soprannaturale”, offrendo a tutti “ragioni di speranza”. Un pensiero, infine, sulla necessità del “dialogo tra culture e religioni” e di “una politica migratoria che sappia conciliare gli interessi del Paese d’accoglienza con il necessario sviluppo dei Paesi meno favoriti”.Sir
