Vita Chiesa

BENEDETTO XVI: ALLA CONFERENZA SUI NON UDENTI, UNA DIGNITA’ DA RISPETTARE

“Verso le persone non udenti”, “le numerose associazioni, nate per tutelare e promuovere i loro diritti, evidenziano l’esistenza di una mai sopita cultura segnata da pregiudizi e discriminazioni. Sono atteggiamenti deplorevoli e ingiustificabili, perché contrari al rispetto per la dignità della persona non udente e alla sua piena integrazione sociale”: lo ha detto oggi il Papa, incontrando in Vaticano i partecipanti alla XXIV Conferenza Internazionale organizzata dal Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari sul tema Effatà! La persona sorda nella vita della Chiesa”. Benedetto XVI ha sottolineato che, “molto più vaste, però, sono le iniziative promosse da istituzioni e da associazioni, sia in campo ecclesiale che in quello civile, ispirate ad un’autentica e generosa solidarietà” verso i non udenti. In particolare ha richiamato “le prime scuole per l’istruzione e la formazione religiosa di questi nostri fratelli e sorelle” che “sono sorte in Europa, già nel settecento. Da allora sono andate moltiplicandosi, nella Chiesa, opere caritative, sotto l’impulso di sacerdoti, religiosi, religiose e laici, con lo scopo di offrire ai non udenti non solo una formazione, ma anche un’assistenza integrale per la piena realizzazione di se stessi”.“Non è possibile, però dimenticare la grave situazione in cui essi (i non udenti, ndr) vivono ancora oggi nei Paesi in via di sviluppo, sia per la mancanza di appropriate politiche e legislazioni, sia per la difficoltà ad avere accesso alle cure sanitarie primarie”: così Benedetto XVI ha proseguito nel suo intervento alla XXIV Conferenza internazionale sui non udenti in corso in questi giorni in Vaticano. “La sordità, infatti, – ha aggiunto il Papa – è spesso conseguenza di malattie facilmente curabili. Faccio appello, quindi, alle autorità politiche e civili, nonché agli organismi internazionali, affinché offrano il necessario sostegno per promuovere, anche in quei Paesi, il dovuto rispetto della dignità e dei diritti delle persone non udenti, favorendo, con aiuti adeguati, la loro piena integrazione sociale”. Benedetto XVI ha quindi concluso il suo discorso ricordando che “la Chiesa, seguendo l’insegnamento e l’esempio del suo divino Fondatore, continua ad accompagnare le diverse iniziative pastorali e sociali a loro beneficio con amore e solidarietà, riservando speciale attenzione verso chi soffre, nella consapevolezza che proprio nella sofferenza è nascosta una particolare forza che avvicina interiormente l’uomo a Cristo, una grazia particolare”.