Vita Chiesa

BENEDETTO XVI ALLA CHIESA DOMINICANA: «DIFENDERE LA FAMIGLIA E EVANGELIZZARE LA CULTURA»

“L’obiettivo principale del vostro ministero pastorale deve essere che la verità su Cristo e la verità sull’uomo penetrino ancora più profondamente nei diversi strati della società dominicana” e questo lavoro, anche se non è esente da difficoltà, “si sviluppa in mezzo ad un popolo di spirito aperto e sensibile alla Buona Novella”. Lo ha detto, stamattina, il Papa, ricevendo la Conferenza episcopale dominicana (11 diocesi, 191 parrocchie, 440 sacerdoti), in visita ad limina. “È certo – ha continuato Benedetto XVI – che nel vostro Paese si fanno sentire anche i sintomi di un processo di secolarizzazione”, però, in fondo, “questo popolo ha un’anima profondamente cristiana”. Nella Repubblica dominicana, infatti, quasi il 90% della popolazione è cattolica. “La nuova evangelizzazione – ha evidenziato il Santo Padre – ha anche come obiettivo principale la famiglia. Essa è la vera ‘Chiesa domestica’, soprattutto quando è il frutto di comunità vive dalle quali scaturiscono giovani con una sincera vocazione al sacramento del matrimonio”. La famiglia non è lasciata sola nelle sue difficoltà. La Chiesa dà impulso affinché “la famiglia sia davvero il luogo dove la persona nasce, cresce e si educa alla vita”.

La famiglia, ha chiarito Benedetto XVI, è anche il luogo “dove i genitori, amando con tenerezza i figli, li preparano per delle sane relazioni interpersonali che incarnano i valori morali e umani in una società tanto segnata dall’edonismo o dall’indifferenza religiosa”. Di qui la necessità dell’impegno delle comunità ecclesiali “per salvaguardare la stabilità della famiglia e favorire il suo progresso spirituale e materiale”, ma anche l’auspicio che le Autorità dominicane “collaborino sempre più in questo irrinunciabile lavoro in favore della famiglia”. Il Papa ha parlato anche delle difficoltà che affronta la famiglia nella Repubblica dominicana, come “il dramma del divorzio e le pressioni per legalizzare l’aborto” o l’aumento delle unioni di fatto. Benedetto XVI ha, quindi, affrontato una serie di questioni come “la promozione delle vocazioni sacerdotali e religiose” e il problema delle migrazioni che coinvolgono tante famiglie. “Vi invito con tutto il cuore – ha affermato il Santo Padre – ad accompagnare con grande carità, come già state facendo, gli immigrati di Haiti che hanno lasciato il loro Paese cercando migliori condizioni di vita per essi e per le loro famiglie”. Inoltre, il Papa ha evidenziato la necessità di “evangelizzare la cultura” per promuovere “i valori umani e evangelici nella loro integrità”.

In questo senso, ha ricordato Benedetto XVI, giocano un ruolo anche i mezzi di comunicazione di massa. L’evangelizzazione della cultura, comunque, è una missione che spetta soprattutto ai laici, che hanno bisogno perciò di “una formazione religiosa adeguata”. Ai laici tocca anche “promuovere i valori umani e cristiani” per illuminare “la realtà politica, economica e culturale del Paese” con lo scopo “di instaurare un ordine sociale più giusto ed equo, secondo la Dottrina sociale della Chiesa”. Nello stesso tempo, in coerenza con le norme etiche e morali, devono dare “testimonianza di onestà e trasparenza nella gestione delle attività pubbliche, di fronte alla subdola e diffusa piaga della corruzione, che a volte colpisce le aree del potere politico ed economico, oltre ad ambiti pubblici e sociali”. I laici, ha concluso il Papa, “devono essere fermento nella società, operando nella vita pubblica per illuminare con i valori del Vangelo i diversi ambiti dove si forgia l’identità del popolo” e sforzandosi affinché “la coerenza della loro vita e fede sia un’eloquente testimonianza della verità del messaggio cristiano”.

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