Vita Chiesa

BENEDETTO XVI AI VESCOVI UCRAINI: L’ECUMENISMO DELL’AMORE

Gli “ostacoli” in campo ecumenico permangono. Per questo è importante promuovere un “ecumenismo dell’amore” perché “l’amore accompagnato da gesti concreti crea fiducia, fa aprire i cuori e gli occhi”. E’ questo il consiglio che Papa Benedetto XVI ha dato ai vescovi greco-cattolici dell’Ucraina incontrandoli questa mattina in Vaticano, con il card. Lubomyr Husar, arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyc. Per loro il Papa ha avuto parole di calorosa accoglienza, ricordando che risale al 1937 l’anno dell’ultima visita “ad limina” dei vescovi ucraiani greco-cattolici. “Siate benvenuti, carissimi Fratelli – ha detto il Papa -, in questa casa nella quale si è sempre levata intensa ed incessante la preghiera per l’amata Chiesa greco-cattolica in Ucraina”. Nel suo discorso il Papa ha toccato molti temi: le vocazioni, la “innegabile” importanza della collaborazione tra i due riti – latina e bizantina – che coesistono in Ucraina per far crescere “una maggiore sintonia dei cuori fra quanti servono l’unica Chiesa”. Poi il riferimento alla situazione ecumenica. “Bisogna umilmente riconoscere – ha detto il Papa – che in questo campo permangono ostacoli concreti e oggettivi. Non bisogna tuttavia perdersi di animo di fronte alle difficoltà, ma occorre proseguire il cammino avviato con la preghiera e la paziente carità. D’altra parte, in Ucraina da secoli ortodossi e cattolici cercano di tessere un quotidiano, umile e sereno dialogo che abbraccia tanti aspetti della vita. Gli insuccessi, che sono da mettere sempre in conto, non devono rallentare l’entusiasmo per perseguire l’obiettivo voluto dal Signore: ‘Che tutti siano una sola cosa’”.Sir