Oggi vorrei riflettere brevemente con voi sull’importanza dell’accoglienza da parte del Vescovo dei carismi che lo Spirito suscita per l’edificazione della Chiesa: con queste parole il Papa si è rivolto stamane, in Vaticano, a un folto gruppo di vescovi di recente nomina, giunti a Roma da ogni parte del mondo per partecipare all’ormai tradizionale corso promosso dalla Congregazione per i Vescovi all’inizio del servizio episcopale. Benedetto XVI ha sottolineato la specificità della consacrazione episcopale che ha aggiunto vi ha conferito la pienezza del sacramento dell’Ordine, che, nella Comunità ecclesiale, è posto al servizio del sacerdozio comune dei fedeli, della loro crescita spirituale e della loro santità. Il sacerdozio ministeriale, infatti, ha lo scopo e la missione di far vivere il sacerdozio dei fedeli, che, in forza del Battesimo, partecipano a loro modo all’unico sacerdozio di Cristo. Per questa ragione ha poi aggiunto -, i Vescovi hanno il compito di vigilare e operare affinché i battezzati possano crescere nella grazia e secondo i carismi che lo Spirito Santo suscita nei loro cuori e nelle comunità. Il Concilio Vaticano II ha ricordato che lo Spirito Santo, mentre unifica nella comunione e nel ministero la Chiesa, la provvede e dirige con diversi doni gerarchici e carismatici e la abbellisce dei suoi frutti.La recente Giornata Mondiale della Gioventù ha mostrato, ancora una volta, la fecondità della ricchezza dei carismi nella Chiesa e l’unità ecclesiale di tutti i fedeli riuniti intorno al Papa ed ai Vescovi ha poi affermato Benedetto XVI -. Una vitalità che rafforza l’opera di evangelizzazione e la presenza della Chiesa nel mondo. Ha quindi esortato i vescovi novelli ad accogliere i carismi con gratitudine per la santificazione della Chiesa e la vitalità dell’apostolato! E questa accoglienza e gratitudine verso lo Spirito Santo sono inscindibili dal discernimento, che è proprio della missione del Vescovo .. Per questo deve essere sempre chiaro che nessun carisma dispensa dal riferimento e dalla sottomissione ai Pastori della Chiesa. Nella parte conclusiva del discorso, il Papa ha poi invitato i vescovi ad alimentare con cura la propria vita spirituale, in modo che la (vostra) santità personale manifesti la santità oggettiva ricevuta con la consacrazione episcopale. Ha anche esortato a una esistenza nutrita dalla meditazione della Parola di Dio, dallo studio personale, dal raccoglimento e dal giusto riposo, perché possiate con serenità saper ascoltare ed accogliere ciò che lo Spirito dice alle Chiese’. (Sir)