In un mondo in cui è raro per la gente vedere un prete e dove la popolazione non ha mai sentito parlare di Vangelo, è importante che la Chiesa cattolica porti avanti una dialogo aperto e onesto con i membri delle altre religioni, perché via alla pace e benessere dell’intera comunità. E’ il compito che il Papa ha affidato ai vescovi di Malaysia, Brunei e Singapore incontrandoli questa mattina in Vaticano ed esortandoli a non scoraggiarsi. So ha detto il Papa che non tutti i Paesi che voi rappresentate offrono lo stesso grado di libertà religiosa e che molti di voi, per esempio, incontrano serie difficoltà nel promuovere l’istruzione religiosa cristiana nelle scuole. Non scoraggiatevi, ma continuate a proclamare le inesauribili ricchezze di Cristo così che molti possano sentire l’amore di Dio manifestato in Gesù. Il Papa ha poi esortato i vescovi a creare nei loro Paesi un contesto di dialogo aperto e onesto con musulmani, buddisti, indù e seguaci di altre religioni e promuovere una visione unificata del bene comune. Questo contesto ha detto potrebbe a sua volta favorire la crescita della libertà religiosa nonché una maggiore coesione sociale tra membri di differenti gruppi etnici. Ricordando la felice coincidenza tra la visita ad limina dei vescovi asiatici a Roma e la prossima apertura dell’anno paolino, Benedetto XVI ha indicato l’esempio dell’apostolo Paolo per la sua coraggiosa testimonianza alla verità del Vangelo. I vescovi di quelle regioni ha detto il Papa – sono anche chiamati ad affrontare le sfide del materialismo e del relativismo, resistendo alla dittatura della ragione positivista che cerca di escludere Dio dalla sfera pubblica. Ribadendo il carattere universale dei diritti umani, fondati sulla dignità della persona umana creata ad immagine di dio, voi adempite ad un importante compito di evangelizzazione.Sir