Vita Chiesa

BENEDETTO XVI AI VESCOVI DEL COSTA RICA: AIUTARE LA FAMIGLIA NELLE SUE DIFFICOLTÀ

Un nuovo invito a “promuovere il bene della famiglia e difendere i suoi diritti presso le istanze competenti, e a sviluppare una attenzione pastorale che la protegga e la aiuti direttamente nelle difficoltà”: lo ha rivolto oggi il Papa ai vescovi del Costa Rica in visita ad limina, esprimendo preoccupazione per “un crescente deterioramento dell’istituzione familiare, con gravi ripercussioni sia nel tessuto sociale come pure nella vita ecclesiale”. Benedetto XVI sottolinea l’importanza di “una adeguata catechesi prematrimoniale e della vicinanza quotidiana”, dei gruppi di auto-aiuto per sposi e famiglie, di “servizi specifici che alleggeriscano situazioni penose, prodotte dall’abbandono della convivenza, la precarietà economica o la violenza domestica, di cui sono vittime soprattutto le donne”. Il Papa ha esortato i vescovi a “cercare nuovi modi di annunciare Cristo in una situazione di rapida e spesso profonda trasformazione”, perché “anche il popolo costaricano ha bisogno di rivitalizzare profondamente le sue antiche e profonde radici cristiane, la sua vigorosa religiosità popolare”. Apprezzando l’alto numero dei seminaristi ha però invitato i vescovi ad un “rigoroso discernimento” vocazionale. “Cari vescovi – ha detto Benedetto XVI ai vescovi costaricani -, conoscete bene i rischi di una vita di fede languida e superficiale quando si trova di fronte a segnali come il proselitismo delle sette e dei gruppi pseudo religiosi, la moltitudine di promesse di un benessere facile ed immediato, che però si concludono con il disinganno e la disillusione, o la diffusione di ideologie che, esaltando l’essere umano, in realtà lo banalizzano”. Benedetto XVI raccomanda inoltre una “solida formazione cristiana” dei fedeli laici, perché a loro spetta il compito di “portare i valori cristiani nel diversi settori della società, nel mondo del lavoro, della convivenza civile o della politica”. Anche i catechisti e animatori delle comunità sono chiamati ad “accompagnare la trasmissione della retta dottrina con la testimonianza personale”.

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