(Madrid, dai nostri inviati) – L’università non è solo un luogo dove si apprendono tecniche strumentali ed anonime, freddi dati, usati solo in modo funzionale. È stata ed è tuttora chiamata ad essere sempre la casa dove si cerca la verità propria della persona umana. È un discorso personale quello che Benedetto XVI ha rivolto ai giovani professori universitari incontrandoli questa mattina nella Basilica del Monastero di san Lorenzo all’Escorial (testo integrale). Stando con loro, il Papa si è ricordato dei suoi primi passi come professore all’università di Bonn, quando si vedevano ancora le ferite della guerra ed erano molte le carenze materiali. Parlando dei giorni attuali, il Papa ha osservato: talvolta si ritiene che la missione di un professore universitario sia oggi esclusivamente quella di formare dei professionisti competenti ed efficaci che possano soddisfare la domanda del mercato in ogni momento preciso. Tuttavia ha aggiunto -, voi che avete vissuto come me l’università, e che la vivete ora come docenti, sentite senza dubbio il desiderio di qualcosa di più elevato che corrisponda a tutte le dimensioni che costituiscono l’uomo. Sappiamo che quando la sola utilità e il pragmatismo immediato si ergono a criterio principale, le perdite possono essere drammatiche: dagli abusi di una scienza senza limiti, ben oltre se stessa, fino al totalitarismo politico che si ravviva facilmente quando si elimina qualsiasi riferimento superiore al semplice calcolo di potere. La gioventù ha quindi sottolineato con forza Benedetto XVI – è tempo privilegiato per la ricerca e l’incontro con la verità. Questa alta aspirazione è la più preziosa che potete trasmettere in modo personale e vitale ai vostri studenti. Perciò vi incoraggio caldamente a non perdere mai questa sensibilità e quest’anelito per la verità; a non dimenticare che l’insegnamento non è un’arida comunicazione di contenuti, bensì una formazione dei giovani che dovrete comprendere e ricercare e nei quali dovete suscitare questa sete di verità che hanno nel profondo e quest’ansia di superarsi. Siate per loro stimolo e forza. (Sir)