Un segno di comunione particolare con il successore di Pietro, ma anche di unità e responsabilità. Così il Papa ha definito il Pallio, imposto ieri a 34 nuovi arcivescovi metropoliti, ricevuti oggi in udienza. Salutando i tre nuovi arcivescovi italiani mons. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa e mons. Domenico Umberto D’Ambrosio, arcivescovo di Lecce -, il Papa ha ricordato l’inizio dell’Anno sacerdotale. Sia vostra cura ha detto loro essere pastori esemplari, zelanti e ricchi di amore per il Signore e per le vostre comunità, in modo da guidare e sostenere saldamente i sacerdoti, vostri primi collaboratori, e cooperare in modo efficace alla diffusione del Regno di Dio nell’amata terra d’Italia. Salutando gli arcivescovi di lingua francese, il Papa li ha esortati a consolidare sempre più un’autentica comunione con i pastori e tra tutti i membri della Chiesa, mentre a quelli di lingua inglese ha raccomandato le proprie responsabilità come pastori secondo il cuore di Gesù. Ai neo-metropoliti di lingua spagnola il Santo Padre ha indicato l’unità, mentre tra i polacchi presenti ha salutato il nuovo metropolita di Szczecin-Kamien, mons. Andrej Dziega. Un saluto speciale, infine, anche a mons. Mieczyslaw Mokrzychi, arcivescovo di Lviv dei Latini.Sir