Vita Chiesa
Benedetto XVI ai marittimi: vicinanza e sollecitudine della Chiesa
«Questo mondo del mare, nel continuo peregrinare di persone, oggi deve tenere conto dei complessi effetti della globalizzazione e, purtroppo, si trova a dover affrontare anche situazioni di ingiustizia, specialmente quando gli equipaggi sono soggetti a restrizioni per scendere a terra, quando vengono abbandonati insieme alle imbarcazioni su cui lavorano, quando cadono sotto la minaccia della pirateria marittima o subiscono i danni della pesca illegale». Lo ha detto Benedetto XVI oggi in Vaticano, ricevendo in udienza i partecipanti ai lavori del XXIII Congresso mondiale dell’Apostolato del Mare. Dopo aver ringraziato il card. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti che ha promosso l’incontro, il Papa ha sottolineato la crescente importanza dell’annuncio del Vangelo «ai marittimi appartenenti alle Chiese orientali, l’assistenza a quelli non cristiani o non credenti, la ricerca di una collaborazione ecumenica e interreligiosa sempre più solida». Il Pontefice ha anche affermato che «la vulnerabilità dei marittimi, pescatori e naviganti, deve rendere ancora più attenta la sollecitudine della Chiesa e stimolare la materna cura che, attraverso di voi, manifesta a tutti coloro che incontrate nei porti o sulle navi, o assistete a bordo nei lunghi mesi d’imbarco».
Un pensiero particolare il Papa lo ha poi rivolto «a quanti lavorano nel vasto settore della pesca e alle loro famiglie. Più di altri, infatti, essi devono fronteggiare le difficoltà del presente e vivono l’incertezza del futuro – ha affermato -, segnato dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici e dall’eccessivo sfruttamento delle risorse». «A voi pescatori, che cercate condizioni di lavoro dignitose e sicure, salvaguardando il valore della famiglia, la tutela dell’ambiente e la difesa della dignità di ogni persona – ha aggiunto -, vorrei assicurare la vicinanza della Chiesa. L’apostolato dei laici, in questo ambito, è già particolarmente attivo, annoverando molti diaconi permanenti e volontari nei Centri ‘Stella maris’, ma anche e soprattutto vede tra i marittimi stessi una crescente attenzione per sostenere gli altri membri dell’equipaggio, incoraggiandoli anche a ritrovare e intensificare il rapporto con Dio durante le lunghe traversate oceaniche, e assistendoli con spirito di carità nelle situazioni di pericolo». Il Papa ha quindi rinnovato «il mandato ecclesiale che, in comunione con le vostre Chiese locali di appartenenza, vi pone in prima linea nell’evangelizzazione di tanti uomini e donne di diverse nazionalità che transitano nei vostri porti», esortando tutti a «riscoprire ogni giorno la bellezza della fede».