L’attività sportiva rientra tra i mezzi che concorrono allo sviluppo armonico della persona ed al suo perfezionamento morale e contribuisce a stimolare alcune capacità come la costanza nel perseguire gli obiettivi, il rispetto delle regole, la tenacia nell’affrontare e superare le difficoltà. Sono le parole rivolte da Benedetto XVI ai maestri di sci, ricevuti questa mattina in Vaticano. La delegazione era composta da circa 300 persone tra cui il ministro degli Esteri, Franco Frattini, anche lui maestro di sci. Il Santo Padre ha ricordato che praticato con passione e senso etico, lo sport, oltre che esercitare ad un sano agonismo, diventa scuola per apprendere e approfondire valori umani e cristiani. Mediante l’attività sportiva, infatti, la persona comprende meglio che il suo corpo non può essere considerato un oggetto, ma che, attraverso la corporeità, esprime se stessa ed entra in relazione con gli altri. Per il Pontefice, l’atteggiamento giusto da assumere è quello di un profondo sentimento di gratitudine e riconoscenza, ma anche di responsabilità nel conservare e coltivare l’opera di Dio: lo sport aiuta a perseguire tali obiettivi incidendo sullo stesso stile di vita, che viene orientato all’insegna dell’equilibrio, dell’autodisciplina e del rispetto.Sir