Vita Chiesa

BENEDETTO XVI AI GIOVANI: DALL’INCONTRO E DALL’AMICIZIA CON GESÙ DIPENDE LA VOSTA FELICITÀ

“Dall’incontro e dall’amicizia con Gesù dipende la vostra felicità”, ma anche la capacità di diventare la “nuova generazione di apostoli, radicati nella parola di Cristo, capaci di rispondere alle sfide del nostro tempo e pronti a diffondere dappertutto il Vangelo”. Lo ha detto Benedetto XVI ai giovani partecipanti all’incontro internazionale “Univ2006”, ricevuti oggi in udienza. Invitando i presenti a “vivere intensamente il mistero pasquale”, il Papa ha ricordato che è Gesù che “orienta i vostri passi, i vostri studi universitari e le vostre amicizie, negli andirivieni della vita quotidiana”. L’“incontro personale” con Gesù che “vi chiama amici”, secondo il Santo Padre, può essere dunque “l’inizio di un’avventura straordinaria: quella di diventare apostoli tra i vostri coetanei, per condurli a fare la vostra stessa esperienza di amicizia con il Dio fatto Uomo”.

“Non dimenticate mai, cari giovani, che dall’incontro e dall’amicizia con Gesù dipende la vostra felicità”, il messaggio centrale del discorso del Papa, secondo il quale “non sempre in questo nostro tempo le nuove tecnologie e i mass media favoriscono le relazioni personali, il dialogo sincero, l’amicizia tra le persone”, tanto meno “l’interiorità del rapporto con Dio”. Al contrario per i giovani è fondamentale l’“apostolato di amicizia” raccomandato da San Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei”, che diceva che “ogni cristiano è invitato a essere amico di Dio e, con la sua grazia, ad attrarre a Lui i propri amici”.

E proprio a questo “apostolato di amicizia” Benedetto XVI ha esortato i giovani, ripetendo loro le parole della Gmg di Colonia: “Chi ha scoperto Cristo non può non portare altri verso di Lui, dato che una grande gioia non va tenuta per sé ma comunicata”. “Se coltiverete l’amicizia con Gesù, se sarete assidui nei sacramenti, e specialmente del Sacramento della penitenza e dell’Eucaristia – è l’esortazione finale del Santo Padre – sarete in grado di diventare la nuova generazione di apostoli, radicati nella parola di Cristo, capaci di rispondere alle sfide del nostro tempo e pronti a diffondere dappertutto il Vangelo”. Sir