La Gmg non può essere un avvenimento isolato, fa parte di un cammino più grande, ma preparato dal cammino della croce che trasmigra in tanti Paesi e unisce i giovani nel segno della Croce e nel meraviglioso segno della Madonna. Lo ha detto Benedetto XVI rispondendo alle domande dei giornalisti durante il volo papale che questa mattina lo ha portato a Madrid. La preparazione della Giornata, ha aggiunto, è più di una preparazione tecnica; è piuttosto una preparazione interiore, un mettersi in cammino verso gli altri, e quindi verso Dio. La Gmg è segno e parte di un grande cammino, crea amicizie, apre frontiere e rende visibile che è bello essere con Dio; in questo senso ha precisato vogliamo continuare in questa grande via ideata da Giovanni Paolo II. Per parlare dei frutti delle Gmg il Papa ha utilizzato la parabola evangelica del seminatore e del granello di senape: parte del seme si perde, ma tanto è anche quello che cresce in silenzio. So che dalle altre Gmg sono nate tante amicizie per la vita, tante nuove esperienze, ha ricordato, facendo affidamento su questa crescita silenziosa.Un’economia che sia per l’uomo, l’attenzione all’ambiente, la richiesta di un lavoro degno per i giovani, il rapporto inscindibile tra libertà e verità. Sono alcuni dei punti trattati da Benedetto XVI nel colloquio con i giornalisti durante il volo papale di questa mattina. La dimensione etica, ha affermato, non è estranea ai problemi economici, bensì è una dimensione interiore fondamentale, dal momento che l’economia non funziona solo con un’autoregolamentazione mercantile, ma ha bisogno di una ragione etica affinché sia per l’uomo. L’uomo deve essere al centro dell’economia e l’economia non è da misurare secondo il massimo del profitto, ma secondo il bene di tutti, ha sottolineato riprendendo la prima enciclica sociale di Giovanni Paolo II. Il Papa ha fatto dunque appello a un’economia che funzioni in modo umano, nel rispetto dell’altro. Una responsabilità che è anche per il futuro, pertanto dobbiamo proteggere il nostro pianeta e dare un lavoro dignitoso ai giovani. Il domani è anche l’oggi, ha precisato, e se i giovani di oggi non trovano prospettive nella loro vita anche il nostro oggi è sbagliato. Infine la verità: essa si apre solo al consenso libero, pertanto libertà e verità sono intimamente unite. Da qui l’invito del Pontefice a essere sempre in ricerca della verità. (Sir)