Vita Chiesa

BENEDETTO XVI AGLI EBREI, «POSSA QUESTO SECOLO SPARGERE SEMI DI RICONCILIAZIONE E PACE PER IL FUTURO»

“Dopo una storia difficile e dolorosa, le relazioni tra le nostre due comunità hanno oggi preso una direzione nuova, più positiva. Dobbiamo continuare a progredire lungo quel patto di rispetto reciproco e dialogo, ispirati dalla nostra comune eredità spirituale ed impegnarci sempre più in una effettiva cooperazione al servizio della famiglia umana”. Lo ha detto questa mattina Papa Benedetto XVI ricevendo in udienza privata una delegazione del Centro “Simon Wiesenthal”, una delle più importanti organizzazioni ebree per i diritti umani. Ricordando il 40° anniversario della dichiarazione conciliare “Nostra Aetate” che ha portato la Chiesa a “promuovere una migliore comprensione tra ebrei e cattolici, il Papa ha detto: “Cristiani ed ebrei possono fare molto per educare le generazioni future a vivere in armonia e nel rispetto per la dignità di ogni essere umano”. “Esprimo la speranza – ha proseguito il Santo Padre – condivisa dagli uomini e dalle donne di buona volontà, che questo secolo possa vedere il mondo emergere dalla trama di conflitto e violenza e spargere semi per un futuro di riconciliazione, giustizia e pace. Su tutti voi invoco un’abbondanza di benedizioni divine”.

La delegazione era guidata dal rabbino Marvin Hier, fondatore e presidente del “Simon Wiesenthal Center”, una ong accreditata anche presso le Nazioni Unite e l’Unesco. Il centro ha lo scopo di “preservare la memoria dell’Olocausto, promuovendo la tolleranza e la comprensione” attraverso l’educazione e azioni sociali ed ha sede a Los Angeles con uffici a New York, Toronto, Miami, Gerusalemme, Parigi e Buenos Aires. Nell’udienza con il Papa – si legge in un comunicato del Simon Wiesenthal Center diffuso alla vigilia dell’incontro – il rabbino Hier ha intenzione di parlare del terrorismo e della richiesta fatta dal presidente iraniano di cancellare lo Stato di Israele. “Oggi – ha detto il rabbino – la più grande minaccia all’umanità non proviene dal secolarismo e dall’ateismo ma dal fanatismo religioso e dai fondamentalisti”. Sir