Vita Chiesa

BENEDETTO XVI AD AMBASCIATORE IRAQ: UN GOVERNO FORTE PER UN PAESE STABILE, RISPETTO PER I DIRITTI UMAN

Procedere alla formazione di un nuovo Governo, che mostri coraggio e determinazione, per fare fronte alle aspettative del popolo iracheno, e che dia priorità a misure atte a migliorare la sicurezza a tutti i settori della popolazione e segnatamente alle diverse minoranze, tra cui quella cristiana. E’ quanto ha chiesto Benedetto XVI al nuovo Ambasciatore della Repubblica dell’Iraq, Habbeb Mohammed Radi Ali Al-Sadr, ricevuto oggi in udienza per la presentazione delle lettere credenziali. “E’ da sperare – ha detto il Papa – che la formazione del nuovo Governo proceda velocemente così che gli auspici del popolo per un Iraq stabile e unito siano realizzati”. Agli eletti il Pontefice chiede “di mostrare grande coraggio e determinazione per rendere concrete le speranze in loro riposte” così come il prossimo Governo dovrà “dare priorità a misure per migliorare la sicurezza in tutti i settori della popolazione e in particolare alle minoranze”. A riguardo Benedetto XVI ha ricordato “le difficoltà cui i Cristiani devono fare fronte” e preso atto di quanto l’ambasciatore iracheno ha riferito circa “i passi intrapresi dal Governo per dare loro maggiore protezione”.“La Santa Sede – ha sottolineato il Papa – condivide la preoccupazione che i Cristiani restino nella terra natia e coloro che sono stati costretti ad emigrare vi facciano ritorno. I Cristiani iracheni devono sapere che restare o ritornare nelle loro case è sicuro ed hanno bisogno di garanzie che le loro proprietà siano recuperate e i loro diritti rispettati”. Benedetto XVI ha poi parlato del sacrificio dell’arcivescovo Paulos Faraj Rahho e di padre Ragheed Ganni come “esempi splendenti dell’amore che porta a donare la vita agli altri” definendoli “potenti incentivi per superare le divisioni” tra Cristiani e Musulmani e per fronteggiare gli atti di terrorismo che colpiscono il popolo senza distinzioni.Nel discorso al nuovo ambasciatore non è mancato un richiamo al rispetto dei diritti umani: “è di grande importanza – ha affermato il Pontefice – per ogni società che la dignità umana di ogni cittadino sia rispettata e che i diritti fondamentali siano riconosciuti, protetti e promossi”. Tra questi il Papa ha rimarcato quelli della libertà religiosa e di culto che “permettono ai cittadini di vivere in conformità con la loro dignità trascendente in quanto creati ad immagine e somiglianza di Dio”. Riferendo, in conclusione, del prossimo Sinodo per il Medio Oriente, “che darà impulso al dialogo interreligioso” Benedetto XVI ha augurato che “l’Iraq emerga dalle difficoltà di questi ultimi 10 anni e si ponga come modello di tolleranza e cooperazione”.Sir