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BENEDETTO XVI A CIAMPI: ‘TUTELARE LA FAMIGLIA, DIFENDERE LA VITA E LIBERTÀ DI SCELTA PER LA SCUOLA’

“Famiglia, difesa della vita e scuola”, sono queste le principali preoccupazioni che “accompagnano l’inizio del servizio pastorale sulla Cattedra di Pietro” di Benedetto XVI. E’ stato lo stesso Papa a segnalarle al Presidente della Repubblica italiana, Carlo Azeglio Ciampi nel corso della sua visita ufficiale, oggi, al Quirinale. Preoccupazioni che “per il loro carattere universalmente umano, non possono non interessare anche chi ha la responsabilità della cosa pubblica”. “Intendo alludere – ha detto papa Ratzinger nel suo discorso – al problema della tutela della famiglia fondata sul matrimonio, quale è riconosciuta anche nella Costituzione italiana (art. 29), al problema della difesa della vita umana dal suo concepimento fino al suo termine naturale e infine al problema dell’educazione e conseguentemente della scuola, palestra indispensabile per la formazione delle nuove generazioni”.

“La Chiesa – ha ricordato il Pontefice – vede nella famiglia un valore importantissimo che deve essere difeso da ogni attacco mirante a minarne la solidità e a metterne in questione la stessa esistenza. Nella vita umana, poi, la Chiesa riconosce un bene primario e chiede perciò che sia rispettata tanto nel suo inizio quanto nel suo termine, pur sottolineando la doverosità di adeguate cure palliative che rendano la morte più umana”. Quanto alla scuola, poi, ha aggiunto, “la sua funzione si connette alla famiglia come naturale espansione del compito formativo di quest’ultima”.

A questo proposito, “ferma restando la competenza dello Stato a dettare le norme generali dell’istruzione”, Benedetto XVI ha espresso l’auspicio che “venga rispettato concretamente il diritto dei genitori ad una libera scelta educativa, senza dover sopportare per questo l’onere aggiuntivo di ulteriori gravami. Confido che i legislatori italiani, nella loro saggezza, sappiano dare ai problemi ora ricordati soluzioni “umane”, rispettose cioè dei valori inviolabili che sono in essi implicati”.

“Scorrendo la storia italiana, si resta impressionati dalle innumerevoli opere di carità a cui la Chiesa, con grandi sacrifici, ha dato vita per il sollievo di ogni genere di sofferenza. Su questa stessa via la Chiesa intende oggi proseguire il suo cammino, senza mire di potere e senza chiedere privilegi o posizioni di vantaggio sociale o economico”, ha ribadito Benedetto XVI. Da qui, ha aggiunto papa Ratzinger “l’impegno a lavorare per il bene religioso e civile di coloro che il Signore ha affidato alle mie cure pastorali. L’annuncio del Vangelo, che in comunione con i Vescovi italiani sono chiamato a portare a Roma e all’Italia, è a servizio non solo della crescita del popolo italiano nella fede e nella vita cristiana, ma anche del suo progresso sulle vie della concordia e della pace”.

“Cristo – ha ricordato il Pontefice – è il Salvatore di tutto l’uomo, del suo destino spirituale ed eterno e della sua vita temporale e terrestre. Così, quando il suo messaggio viene accolto, la comunità civile si fa più responsabile, più attenta alle esigenze del bene comune e più solidale con le persone povere ed emarginate”.

Il Papa ha, infine, salutato Ciampi esprimendo “l’augurio di un continuo progresso della Nazione sulla via del benessere spirituale e materiale” ed esortando “tutti i cittadini e le componenti della società a vivere in spirito di autentica concordia, in un contesto di dialogo aperto e di mutua fiducia, nell’impegno di servire e promuovere il bene comune e la dignità di ogni persona”. Sir

Saluto di Ciampi e discorso di Benedetto XVI al Quirinale (24 giugno 2005)