Toscana
Bekaert, Cisl: fatto un passo avanti. Cgil: non soddisfatti. Rossi: serve proroga della cassa integrazione
Sono due i piani industriali pervenuti al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico. Uno da parte di Trafilerie Meridionali, azienda di Chieti interessata ad attingere al know-how dei lavoratori Bekaert, orientata alla produzione di filo tubo e altri trafilati in acciaio, l’altro è quello della Cooperativa di lavoratori che oltre al filo tubi erogherebbe servizi di manutenzione industriale.
«Stamani è stato fatto un passo in avanti; c’è una possibilità concreta, ma è necessario dargli effettiva sostanza e fattibilità e va fatto nei tempi giusti; e se non bastano i due mesi rimasti di cassa integrazione bisogna trovare il tempo per concretizzarla. Di certo non accetteremo che i lavoratori vengano licenziati». È il commento del segretario generale Fim-Cisl Toscana Alessandro Beccastrini e del segretario generale aggiunto Cisl Firenze-Prato Fabio Franchi, al termine dell’incontro al ministero dello Sviluppo economico sulla Bekaert di Figline Valdarno. «Rispetto all’ultimo incontro – dicono Beccastrini e Franchi – abbiamo fatto un passo in avanti: il piano di Trafilerie Meridionali è stato valutato convincente dal governo e da Invitalia; Invitalia si è detta disponibile a entrare nel capitale del nuovo soggetto che dovrebbe nascere; anche alcuni produttori di acciaio si sono detti disponibili a valutare la partecipazione al progetto come partner industriali. Certo il tempo è un fattore di fondamentale importanza e se non ci fosse la proroga degli ammortizzatori, il tempo bisognerà in qualche modo farselo dare da Bekaert». L’ipotesi della cooperativa è stata affrontata, ma non valutata nel merito, perché secondo il ministero mancavano una serie di elementi e di dati. Il ministero si è impegnato a riconvocare tutti i partecipanti al tavolo entro la fine del mese di novembre.