Firenze

Battistero di Firenze, ingresso gratuito per i fiorentini

«In accordo con l’arcivescovo cardinale Giuseppe Betori – ha spiegato Bagnoli – l’Opera di Santa Maria del Fiore ha deciso di rendere accessibile anche questo luogo di culto, oltre alla Cattedrale, ai fiorentini e a tutti i residenti della provincia. L’obiettivo dell’Opera è di essere un’istituzione sempre più vicina alle esigenze delle persone e della città».

Per entrare gratuitamente, basterà presentarsi all’ingresso del Battistero e mostrare un documento di identità che attesti la residenza a Firenze o in provincia. Fino ad oggi era possibile accedere gratuitamente in Battistero solo durante le sante messe, mentre per il resto del tempo occorreva essere muniti del biglietto di ingresso, che permette la visita anche alla Cupola, al Campanile di Giotto, alla Cripta di Sanrta Reparata e al Museo dell’Opera del Duomo.

Il Battistero di Firenze è uno degli edifici plurisecolari più importanti del contesto architettonico europeo. A pianta ottagonale, interamente rivestito di lastre di marmo bianco e verde di Prato, il Battistero ha una struttura affascinante ed estremamente complessa. Gli scavi archeologici condotti nel secolo scorso hanno rivelato i resti di costruzioni romane sotto il pavimento. Quello che vediamo oggi è frutto dell’ampliamento di un primitivo edifico risalente al IV-V secolo. Dedicato a San Giovanni Battista, patrono della città di Firenze, il Battistero ha al suo interno un soffitto a mosaico a fondo oro, con storie sacre che si sviluppano su più livelli attorno al grande Cristo giudice.

«Restituire ai fiorentini i loro luoghi di culto, con il Battistero gratuito come la Cattedrale (che lo è anche per i turisti), era uno degli obiettivi del nuovo Consiglio d’Amministrazione dell’Opera. Ma c’è anche la necessità di spingere, in un momento di grande affluenza del turismo a Firenze, per quello di qualità: meno turisti mordi e fuggi, più visitatori che scelgano Firenze sapendo di avere più opportunità», spiega il presidente Luca Bagnoli. «Da qui l’idea che il biglietto per i nostri monumenti possa essere utilizzato nell’arco di 72 ore, tre giorni, che consentiranno, a chi lo vorrà, di avere un tempo più lungo per visitare ciò che desidera», conclude il presidente.

Nell’anno 2016 i monumenti dell’Opera del Duomo sono stati visitati da 1 milione e 374 mila  visitatori. Dal 2013 è entrato in vigore il biglietto unico, mentre in precedenza ogni monumento aveva un ingresso singolo. Da allora le visite ai singoli monumenti sono aumentate, soprattutto per quelli ritenuti “minori”. La Cupola è passata dai 519 mila visitatori del 2010 ai 710 mila del 2016, per il Campanile di Giotto c’è stato più che un raddoppio da 333 mila a 730 mila. L’aumento più sorprendente è stato però per la Cripta di Santa Reparata, da appena 84 mila visitatori ai quasi 500 mila, e per il Battistero da 300 mila a oltre 800 mila visitatori, quasi tre volte tanto. In buona sostanza, l’adozione del biglietto unico ha costituito un vantaggio reale per i visitatori che hanno potuto vedere di più, arricchendo la loro esperienza di visita a cui si è aggiunto dalla fine del 2015 il nuovo Museo dell’Opera del Duomo.

L’Opera di Santa Maria del Fiore ha anche annunciato che dal primo marzo 2018 il biglietto di ingresso ai suoi monumenti (Cupola del Brunelleschi, Campanile di Giotto, Cripta di Santa Reparata, Battistero e Museo dell’Opera del Duomo) passerà dagli attuali 15 euro a 18. Un aumento di 3 euro che sarà compensato da un’estensione temporale: i biglietti saranno validi per 72 ore, dalla prima timbratura, invece delle attuali 48. Restano invariate le politiche sui biglietti ridotti.