Arte & Mostre
Basilica di Santa Croce, restaurato il tabernacolo di Mino da Fiesole
Il delicato e originale complesso scenografico dell’opera, composto da otto pezzi e caratterizzato dalla presenza di una colomba e di una schiera di angeli e cherubini, è stato oggetto di un accurato intervento di ripulitura condotto dalle restauratrici Paola Rosa ed Emanuela Peiretti. L’intervento è stato presentato da Eleonora Mazzocchi, conservatrice dell’Opera di Santa Croce e Francesca Maria Di Lollo, presidente di Inner Wheel Club Firenze Medicea con Claudio Paolini, funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Firenze e le Province di Prato e Pistoia. È intervenuto Stefano Filipponi, segretario generale dell’Opera.
Il tabernacolo ha una lunga storia, un po’ tormentata, come ha raccontato la conservatrice Eleonora Mazzocchi. Realizzato intorno al 1473 per il Convento delle Murate vi è rimasto fino al 1808 quando, in seguito alle soppressioni napoleoniche, viene trasferito in Santa Croce e murato nella Cappella Medici. Nel 1945, per proteggerlo dai rischi della guerra, il ciborio viene smembrato e riposto in tre casse custodite nella cappella Bardi di Vernio. Soltanto nel 1972 il soprintendente Guido Morozzi , in occasione del riordino della Cappella Castellani, ne decide la collocazione nello spazio in cui si trova oggi.
La proficua collaborazione tra l’Opera di Santa Croce e Inner Wheel Firenze Medicea è iniziata nel 1998. La presidente Francesca Maria Di Lollo ha messo in evidenza che il club ha contribuito al restauro di numerose opere in terracotta invetriata policroma attribuite a Giovanni e Andrea Della Robbia e a Benedetto Buglioni, conservate nel Museo dell’Opera di Santa Croce e nella Cappella Castellani. La presidente Di Lollo ha annunciato che Inner Wheel Firenze Medicea si prepara adesso a un nuovo impegno, sempre nella Cappella Castellani: il restauro del monumento funebre dell’artista e aristocratico polacco Michael Bogoria Skotnicki, opera di Stefano Ricci.