La visita che il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I ha fatto al Patriarca di Mosca Kirill I e alla Chiesa ortodossa russa esprime la comunione tra le due Chiese ortodosse ed è quindi anche per la Chiesa cattolica motivo di profonda gioia. Lo afferma al Sir mons. Eleuterio Fortino del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani riguardo al soggiorno di dieci giorni in Russia del patriarca Bartolomeo che si è concluso ieri. Lo scambio di visite dei Primati o di loro delegazioni con le conseguenti conversazioni e con le concelebrazioni eucaristiche osserva Fortino – è uno dei modi in cui le Chiese ortodosse esprimono e vivono la loro comunione nella fede e nella solidarietà ecclesiale. Ciò contribuisce al rafforzamento delle loro relazioni ed anche alla cooperazione interortodossa. Questo è un aspetto vitale, soprattutto per quelle Chiese che sono uscite da una situazione di limitazioni di libertà a causa di regimi oppressivi e che ora riorganizzano la loro vita materiale, spirituale, culturale e pastorale. L’esperienza della comunione prosegue il rappresentante del dicastero vaticano sostiene e rafforza. E’ quindi con sincera gioia e soddisfazione che si apprendono le notizie positive dell’incontro fra i due Patriarca di Costantinopoli e di Mosca e il coinvolgimento della comunità ecclesiale. Ciò significa anche prosegue mons. Fortino – che sono superate le cause contingenti ma gravi che nel recente passato avevano creato tensioni fra le due Chiese fino alla non menzione nella Chiesa russa del nome del Patriarca Ecumenico nei Dittici che si proclamano nella liturgia patriarcale. C’è poi, aggiunge il presule, un altro motivo di particolare interesse. E’ stata data notizia che è stato considerato anche il problema della preparazione e della convocazione del santo e grande Concilio di tutte le Chiese ortodosse. E’ noto che questa è una tematica cara al Patriarcato Ecumenico e al Patriarca Bartolomeo in particolare. L’evento, a cui si pensa e si è lavorato da molto tempo, darebbe un contributo decisivo alla comunione e cooperazione delle Chiese ortodosse nel nostro tempo. Nel progetto di quel Concilio è anche presente la questione dell’atteggiamento delle Chiese ortodosse verso il mondo cristiano. Come cattolico conclude mons. Fortino – guardo a tutto ciò con simpatia e interesse a quanto avviene tra le chiese. La vitalità delle Chiese ortodosse è importante per la Chiesa di Cristo nel mondo. Ma è anche positiva per il ristabilimento fra cattolici e ortodossi, anche per il superamento di frange critiche o reticenti presenti in varie Chiese verso le relazioni ecumeniche.Sir