Cultura & Società
Banda Civica Gialdino Gialdini di Pescia
di Sara D’Oriano
«Alle ore 24 del 24 aprile 1821 giunse a Pescia il nuovo Vicario regio Ludovico Baldini e la Banda Cittadina andò a Palazzo a fargli varie sinfonie». Così viene citata per la prima volta la Banda Civica Gialdino Gialdini di Pescia, le cui origini però si farebbero addirittura risalire alla fine del Settecento, quando si hanno notizie che in città operasse la cosidetta «Banda Militare».
Sicuramente composta da suonatori paesani che a necessità scortavano le personalità in visita alla città, o prendevano parte alle manifestazioni pubbliche civili e religiose, della banda di Pescia è curioso come ancora oggi se ne possa conoscere l’uniforme originale: «composta da vestito lungo scarlatto filettato di nero con bottoni dorati, pantaloni turchino chiaro filettati di scarlatto, cappello a lucerna bassa all’inglese con piccolo pennacchio bianco-rosso». Dedicata alla persona di Gialdino Gialdini, compositore e maestro di musica pesciatino che studiò con Mabellini, il corpo musicale, durante il corso della sua storia, ha approfondito e eseguito un repertorio che spaziava e spazia tutt’oggi dalle sinfonie delle opere di Rossini (Il barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri) alle sinfonie delle opere verdiane fino ai brani estratti dalle opere liriche a cui vanno aggiunte marce sinfoniche, brillanti marce per cortei, marce religiose e inni per processioni fino alle marce funebri. Ancora oggi la banda è viva e presente sul territorio pesciatino, a cui dedica la sua attività e da cui è fortemente riconosciuta.