Immagina un mondo senza bambini soldato è la campagna di sensibilizzazione promossa dalla Comunità di Sant’Egidio e portata avanti dai giovani di Città Scuole Parole i quali, a febbraio del 2003, hanno consegnato al sindaco di Roma, Walter Veltroni, un appello nel quale si proponeva l’adozione di alcuni bambini soldato da parte dei Comuni italiani. La sollecitazione, accolta dal Comune di Roma, ha consentito a tre ragazzi di Gulu, in Uganda, di arrivare lo scorso 17 luglio in Italia dove riceveranno cure mediche adeguate alle gravi ferite riportate nella guerra civile che insanguina il Paese africano da 17 anni. Tutti e tre i ragazzi hanno perduto le famiglie nel corso della guerra e sono ospiti di religiosi missionari; due di loro saranno curati presso l’ospedale di Pisa grazie alla collaborazione con le amministrazioni toscane mentre un altro ragazzo sarà ricoverato presso il Policlinico Umberto I di Roma. Negli intervalli tra i ricoveri ospedalieri, i tre ragazzi ugandesi saranno ospiti della Tenda di Abramo, la casa di accoglienza per i rifugiati che è stata recentemente inaugurata dalla Comunità di Sant’Egidio. Nel mondo sono 300 mila (secondo i dati Onu), i bambini impegnati a combattere nelle guerre: Immagina un mondo senza bambini soldati ha chiesto al governo italiano Paese che rappresenta il terzo esportatore mondiale di armi leggere una moratoria sull’esportazione di tali armi nei paesi in cui sono ancora reclutati bambini soldato e l’impegno delle istituzioni italiane per regolamentare il commercio internazionale di armi leggere e contro l’utilizzo dei bambini soldato nel mondo.Sir