Vita Chiesa
Bambini, famiglie, giovani: tutti a Lourdes con l’Unitalsi toscana
Giovani che hanno animato, alcuni di loro alla prima esperienza con l’Unitalsi, l’appuntamento di giugno, da anni dedicato ai bambini e alle loro famiglie. «Vedere tanti ragazzi partecipare attivamente non è un dato da sottovalutare – sottolinea il presidente di Unitalsi Toscana Roberto Torelli – e la fatica, se vogliamo anche le difficoltà legate alla partenza del pellegrinaggio sono state spazzate via dalla bellezza e dalla intensità di ciò che abbiamo vissuto a Lourdes». L’Unitalsi conta oltre 300.000 soci in Italia e 15.000 in Toscana e oltre alla tradizionale attività di organizzazione di pellegrinaggi a Lourdes, Fatima e Loreto, nel tempo ha ampliato le occasioni di incontro e di servizio verso anziani e disabili prevedendo un programma di impegni: «Unitalsi tutto l’anno – continua Torelli – è lo spirito che ci contraddistingue e che è necessario per superare ogni forma di emarginazione e di discriminazione verso coloro che sono ammalati e disabili».
Restando in tema 2.0 tuttavia ci piace mettere in risalto due post scritti sulla pagina Facebook di Unitalsi Toscana, il primo di don Simone: «Siamo alla partenza. Come sempre il nodo che stringe la gola e il pensiero per 29 ore di viaggio. Ma anche la gioia di tanti incontri che si riassumono nell’Incontro con la Madre che anche a questo giro non ha fatto che ripeterci quelle parole che sono le uniche a darci la gioia più vera: “Fate quello che egli vi dirà!”. Un abbraccio a tutti e grazie per aver ulteriormente arricchito la mia povera vita di prete, sempre bisognoso di crescere».
Concetti ribaditi e «rafforzati» da Andrea al ritorno da Lourdes: «Seppur a distanza di alcuni giorni dal rientro dal pellegrinaggio, sento il desiderio di ringraziare tutto il personale per la disponibilità e lo spirito di servizio che hanno ulteriormente confermato. Grazie per la comprensione e la pazienza avuta, grazie per avere supportato anche me oltre al servizio fatto ai fratelli/sorelle disabili. Un abbraccio particolare ai ragazzi del refettorio. Grazie al gruppo animazione, grazie ai pellegrini per la loro disponibilità e sensibilità. Ho avuto la conferma che siamo una famiglia, pronta a sostenerci vicendevolmente. Un abbraccio a tutti».