Lucca

Bagni di Lucca, risponde il candidato sindaco Massimo Betti

Risponde Massimo Betti, 60 anni, farmacista storico proprio di Bagni di Lucca: è il sindaco uscente (eletto nel 2012) e si ripresenta con la Lista «Progetto Rinascimento».

Quali sono i progetti per il volontariato e per le associazioni presenti sul suo territorio?“Le associazioni e i cittadini sono un riferimento fondamentale per la politica locale. Già nei 5 anni trascorsi abbiamo fatto molti incontri e riequilibrato in maniera omogenea l’intervento dell’amministrazione, sia a livello finanziario (che è molto limitato) sia a livello di fornitura di spazi materiali e personale. Molte nuove associazioni sono nate proprio in seguito a questo e si sono moltiplicate le manifestazioni. Con il volontariato sono in corso e saranno sviluppati ulteriori servizi, che portano miglioramento ai servizi limitando i costi. Come avviene nelle famiglie virtuose. Abbiamo preso rapporti con la Asl per un recupero del poliambulatorio Clarke, che vediamo bene come nuova sede per la Croce Rossa, la nostra realtà di volontariato importantissima. Sono partite anche tutte le procedure per istituire un corpo di vigile del fuoco volontari. Le porte del Comune sono e saranno sempre aperte e disponibili senza anticamere a chiunque si impegni per il territorio e che abbia suggerimenti”.

 

Quali forme di partecipazione intende promuovere per coinvolgere la cittadinanza nelle scelte comuni e favorire un superamento della diffusa disaffezione nei confronti della politica?“La democrazia partecipativa è alla base della nostra Nazione. Per primi in questi anni abbiamo fatto incontri ufficiali tra amministratori e cittadini direttamente nelle frazioni durante il mandato. Purtroppo queste sono 25, non è stato possibile farle più di una volta l’anno, oltre ad alcune generali su temi specifici (es. dighe, es. raccolta differenziata). Ma è stato già un inizio rivoluzionario rispetto al passato. Continueremo intensificando questi rapporti. Amministrare vuol dire che non esistono momenti opportuni o non opportuni, perché è un servizio. Abbiamo svolto la nostra funzione di amministratori ovunque, nei luoghi di lavoro, durante le feste, durante le cene. Amministrare vuol dire disponibilità per passione, anche durante le festività. Altrimenti è bene stare a casa”.

 

Che cosa pensa di fare per la trasparenza della pubblica amministrazione?“Abbiamo attivato per primi nella valle, i consigli comunali in streaming, che con piacere informiamo che sono molto seguiti. Abbiamo istituito un sito del Comune apposito con informazioni sempre aggiornate. Comunque tutti i giorni è stato possibile, e sarà possibile in futuro, rapportarsi dentro il  Comune. Abbiamo un progetto importante e concreto in sviluppo sulle barriere architettoniche, ma con piacere molti cittadini ci hanno detto che le prime barriere le abbiamo levate proprio come accesso e dialogo. Nel rispetto della legislazione e della privacy, gli stessi uffici hanno semplificato procedure e continueremo nell’ottica della semplificazione e innovazione con una delega apposita”.

 

È evidente il notevole spopolamento del territorio di Bagni di Lucca e il degrado della città. Che cosa intende fare per fermare l’esodo dei giovani dal comune e promuovere il turismo termale?“Lo spopolamento ha origini storiche, legate anche all’emigrazione. Ma la deriva importante origina da scelte del governo centrale (uno per l’altro) che opera sulla razionalizzazione dei servizi, accentrando tutto nei grandi centri urbani. Scelta cinica che distrugge la storia d’Italia. Abbiamo fatto battaglie presso l’Anci (associazione dei comuni)  l’Uncem (comuni montani) e ora stiamo facendo rete con altri comuni, che benché legati anche a partiti sono svincolati da ordini superiori. L’art. 5 della costituzione dà piena delega ai comuni, ma purtroppo anche a Bagni di Lucca abbiamo pagato come cittadini l’asservamento a ordini di scuderia. Si tratta di un movimento regionale e nazionale innovativo che portiamo avanti all’interno degli Ato e anche oltre, e avrà grandi risultati, perché solo mettendosi un elmetto e facendo le giuste battaglie senza condizionamenti e imposizioni si ottiene risultati, rispetto e visibilità, lo abbiamo dimostrato. Nel frattempo le iniziative legate al turismo e alle attività rurali hanno dati nuovi posti di lavoro, la cui mancanza è un altro motivo di abbandono del territorio. Stiamo crescendo da due anni in maniera esponenziale, continueremo su questa strada. il lavoro deriva dalla nascita di attività, anche qui abbiamo avviato strategie. Promettere assunzioni in Comune e posti vari, è una presa di giro dei cittadini. Ovviamente l’inversione è lenta, ma i segnali ci sono. Non va interrotto il processo. Sulle terme abbiamo trovato nuovi gestori, prima nessuno era mai stato trovato né cercato. Siamo convinti che insistendo e promuovendo, si troverà una soluzione aa tutto l’abbandono. Sicuramente non succede niente se si sta fermi ad aspettare che passi il principe azzurro. Continueremo su questa strada, perché è inutile ricostruire edifici scomodi e senza parcheggi per poi inaugurarli e chiuderli. Bisogna essere proiettati nel 2000, con le esigenze di oggi. Vivere di poesia e piangersi addosso, o promettere grandi interventi pubblici a pioggia, lo lasciamo ad altri. Il nostro gruppo vive, conosce, lavora, spende e passa il tempo libero sul territorio. E’ l’unica condizione per poter far bene l’amministratore locale”.