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BAGNASCO: POLITICA NON PERDA DI VISTA VALORI ETICI;  INDISPENSABILE LA MEDIAZIONE, MA NON SU TUTTO

(ASCA) – “Oggi, bisogna riconoscere che una certa cultura radicale, ispirata al diffuso nichilismo culturale, insiste sulla autonomia assoluta della politica dai valori etici oggettivi e quindi universali, e sostiene un’autonomia individuale priva di limiti salvo quello di non disturbare gli altri”. Lo ha detto il card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, intervenuto questa mattina all’atto accademico per il 25° anniversario dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare della Pontificia Università sulla Santa Croce, con una relazione sul rapporto tra magistero della Chiesa e politica.Per il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, nella vita politica e sociale l’arte delle mediazione e della sintesi di fronte ad una pluralità di opzioni e posizioni è “indispensabile” ma questo non significa che si possa o debba mediare su tutto, perché ci sono valori sui quali non si possono accettare compromessi. Il porporato, quasi al termine della sua lezione, ha aggiunto a braccio una riflessione sulla categoria della mediazione, definita “strumento indispensabile nella pluralita”‘ delle opzioni politiche ma non solo, perché “la mediazione va riferita naturalmente alla mediazione tra valori e storia, e circostanze concrete”. Si tratta, ha proseguito Bagnasco, di una “categoria importante, non a caso la politica è detta ‘arte della mediazione'”, uno “strumento necessario nella vita politica e sociale, e quindi deve essere utilizzato bene”. Per il presidente dei vescovi, “su moltissime cose ci possono e devono essere delle mediazioni o sintesi – buone sintesi, in ordine non a interessi di parte ma all’interesse generale”. “Ma – ha messo in guardia – non su tutto ci può essere la mediazione. Ci sono delle frontiere, anzi siamo su delle frontiere – in Italia e soprattutto in Europa – su cui la categoria della mediazione diventa uccisione dei valori che si vogliono mediare. Quando i valori sono costitutivi, mediare su queste frontiere non è un’opzione politica buona ma è andare contro l’umanità dell’uomo”. “E la Chiesa non può tradire l’uomo”, ha concluso.