Mondo

Attentato Egitto: funerali vittime. Papa Tawadros, «dal dolore del martirio alla gioia della Resurrezione»

«Si erano preparati nel digiuno a celebrare i sacri misteri, e pregando e lodando con tutto il cuore, nel momento del martirio sono passati, attraverso il dolore, alla gioia gloriosa della Resurrezione»: così Papa Tawadros, patriarca della Chiesa copta ortodossa, scrive in un messaggio inviato a Anba Paula, vescovo copto ortodosso di Tanta e letto durante le esequie delle 29 vittime della strage, compiuta dall’Isis, di ieri nella chiesa di san Giorgio nella cittadina a circa 100 km a nord del Cairo.

I funerali, infatti, sono già stati celebrati nella tarda serata di ieri perché la tradizione liturgica copta non prevede cerimonie funebri durante la Settimana Santa. Nel messaggio, citato da Fides, Papa Tawadros esprime lo sguardo di fede con cui tanti cristiani egiziani stanno vivendo i tragici fatti che li hanno colpiti proprio all’inizio della Settimana Santa: «Con la festa dell’entrata di Gesù a Gerusalemme ci siamo congedati dai nostri cari martiri della chiesa di Mar Girgis a Tanta. Loro sono stati chiamati in cielo nel giorno di festa, per portare i rami di palma e d’ulivo davanti a Cristo stesso. Si erano preparati nel digiuno a celebrare i sacri misteri, e pregando e lodando con tutto il cuore, nel momento del martirio sono passati, attraverso il dolore, alla gioia gloriosa della Resurrezione». Il Patriarca non chiede di nascondere il dolore per la separazione dai fratelli trucidati dai terroristi, «perché li amiamo» ma invita tutti a trovare consolazione nella fiduciosa speranza che i martiri della domenica delle Palme sono stati accolti «dall’abbraccio di Cristo», e ora vivono con Lui.

Papa Tawadros analogamente ha inviato un messaggio di cordoglio letto durante le esequie delle vittime di Alessandria: «Preghiamo per i morti, i feriti e tutti coloro che sono stati colpiti da questi terribili eventi. Che Dio benedica il nostro Paese e tutto il popolo d’Egitto perché possano essere liberi da ogni male e guardare fiduciosi in un futuro luminoso e un domani migliore per ogni Paese e popolo».

Il bilancio provvisorio dei due attacchi terroristici che hanno preso di mira i copti egiziani nella domenica delle Palme è finora di 47 vittime. Nella chiesa di San Giorgio, a Tanta, si sono registrati 29 morti e più di 70 feriti, mentre l’attentato contro la chiesa di San Marco a Alessandria ha provocato la morte di 18 persone. In quest’ultima chiesa, dove era presente per la messa anche il Patriarca Tawadros, i poliziotti hanno bloccato il terrorista suicida, che si è fatto esplodere fuori dal luogo di culto. Secondo notizie rilanciate dalla stampa egiziana, ambedue i kamikaze responsabili delle stragi sarebbero transitati in Siria negli ultimi anni. Abu Ishaq al Masri, presentato dai media egiziani come il kamikaze di Alessandria, sarebbe entrato in Siria già nel dicembre 2013, passando per la Turchia. Una volta tornato in Egitto, si sarebbe stabilito nella Penisola del Sinai. Dell’attentatore suicida di Tanta, identificato con il nome di Abu al Baraa al Masri, sarebbe stata attestata la presenza in Siria fin dall’agosto 2013.