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Attentato di Parigi, la condanna dei musulmani francesi e delle istituzioni europee
Dai vescovi francesi alla Santa Sede, dal presidente della Commissione europea ad Amnesty international, è unanime l'0esecrazione per l'assolto terroristico al settimanale satirico francese. E anche i musulmani di Francia condannano con decisione il gesto e invitano le comunità a vigilare.
La condanna dei musulmani francesi. Il consiglio francese del culto musulmano e i musulmani di Francia condannano «con la più forte determinazione l’attentato terroristico commesso con una violenza eccezionale contro il giornale Charlie Hebdo». «Questo atto barbaro di una estrema gravità – scrive in un comunicato il presidente di Cfcm, Dalil Boubakeur – è anche un attacco contro la democrazia e la libertà di stampa. I nostri primi pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglie alle quali esprimiamo la nostra totale solidarietà nella terribile prova che stanno vivendo. In un contesto internazionale politico in cui le tensioni alimentate dai deliri di gruppi terroristici sfruttano ingiustamente l’islam, chiediamo a tutti coloro che sono impegnati per i valori della Repubblica e della democrazia, di evitare provocazioni che servono solo a gettare olio al fuoco. Di fronte a questo dramma di scala nazionale, richiamiamo la comunità musulmana a dare prova della massima vigilanza contro eventuali manipolazioni da parte di gruppi dalle visioni estremiste qualsiasi esse siano».
La Santa Sede esprime «esecrazione» per l’attentato oggi a Parigi contro la redazione di Charlie Hebdo e parla di «un atto che merita una doppia condanna sia perché lede la libertà religiosa sia perché è un atto che minaccia e offende la libertà di stampa».
Juncker (Commissione Ue): «Barbarie che interpella tutti». «Sono profondamente choccato per il brutale e inumano attacco che ha colpito» il settimanale satirico Charlie Hebdo. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, rilascia una breve dichiarazione sull’attentato di Parigi e, personalmente toccato dai fatti, afferma che si tratta di «un atto intollerabile, una barbarie che ci interpella tutti in quanto esseri umani e come europei». Dal palazzo Berlaymont, sede del collegio dei commissari, oggi riuniti per la riunione settimanale, Juncker aggiunge: «Il mio pensiero va alle vittime e alle loro famiglie. Esprimo a nome mio e a nome di tutta la Commissione europea la nostra più grande solidarietà alla Francia».
Schulz (Parlamento Ue), «Difendiamo insieme i nostri valori». «A nome del Parlamento europeo esprimo le condoglianze alle famiglie e ai parenti delle vittime dell’atto terroristico perpetrato contro la redazione del giornale Charlie Hebdo». Anche il presidente dell’Euroassemblea, Martin Schulz, rilascia un commento ai fatti di Parigi. «Siamo profondamente colpiti da questo crimine insopportabile, da questo colpo inferto contro le nostre società civili e condanniamo tale violenza». «Noi, europei, non cederemo mai sui valori della libertà di espressione e di stampa – precisa Schulz -, della tolleranza e del rispetto reciproco che tale attacco ha voluto rimettere in questione». Il presidente del Parlamento europeo aggiunge: «È un momento di estrema tristezza ma non dobbiamo reagire inconsciamente. Al di là delle nostre opinioni, del nostro credo, noi dobbiamo levarci insieme contro questo atto. Faccio appello a tutti i cittadini a difendere insieme i nostri valori».
Amnesty, assalto a libertà d’espressione. Proteggere i giornalisti. L’attacco armato contro la redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo nel quale sono morte almeno 12 persone rappresenta per Amnesty international «un agghiacciante assalto alla libertà d’espressione». “È un giorno nero per la libertà d’espressione e per chi coltiva una forte e vibrante cultura dell’informazione. Ma prima ancora, siamo di fronte a una terribile tragedia umana”, ha dichiarato Stephan Oberreit, direttore di Amnesty International Francia. “Si è trattato di un’azione atroce, pianificata per uccidere giornalisti, sopprimere la libertà d’espressione e seminare panico. Dev’essere condannata senza riserve e le autorità francesi devono assicurare che tutti i responsabili siano portati di fronte alla giustizia e ricevano un processo equo. I giornalisti sotto minaccia vanno protetti e devono poter svolgere il loro lavoro senza timore di venire assassinati”, ha aggiunto Oberreit. In passato, Charlie Hebdo era stato al centro di polemiche per aver pubblicato vignette considerate offensive nei confronti dell’Islam. Amnesty international sottolinea che la libertà d’espressione si estende alle idee di ogni genere, comprese quelle che possono essere considerate un insulto o un’offesa. L’organizzazione per i diritti umani ha espresso solidarietà alle persone colpite nell’attacco e ai loro familiari.