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Attentato a Mosca: mons. Pezzi, “essere testimone di speranza in questi tempi bui”

“Se non si stende misericordia non ce la caviamo. E grazie a Dio che la sua misericordia è infinita come recitiamo nel Salmo”. Raggiunto dal Sir sono le prime parole pronunciate da mons. Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca e presidente dei vescovi cattolici della Federazione Russa, all’indomani del tragico attacco terroristico nella sala concerti Crocus a Mosca.

“A seguito del brutale attacco terroristico a Mosca, che ha provocato la morte e il ferimento di numerose persone, desidero esprimere le mie più sentite condoglianze ai parenti delle vittime e il mio sostegno a tutti coloro che soffrono in questa terribile tragedia”, scrive, poi, l’arcivescovo di Mosca, questa mattina, sul sito dell’arcidiocesi, in un messaggio rivolto agli “amati fratelli e sorelle in Cristo” in relazione all’attentato che ha sparso morte in una sala da concerti nella serata di ieri a Mosca. L’arcivescovo incoraggia a non permettere che l’orrore e il dolore “ci facciano dimenticare che la nostra vita e quella di tutti gli uomini sono nelle mani di Dio” e a ricordare, alla vigilia dell’inizio della Settimana Santa, “che la morte non è l’ultima parola, che Cristo vince la morte” e che “condivide con noi tutta la profondità della nostra sofferenza”. “La risposta di Dio alla sofferenza umana è una presenza amorevole”, scrive ancora l’arcivescovo, invitando a “pregare per tutti coloro le cui vite sono ancora in pericolo, a chiedere la pace per i morti, l’aiuto e la guarigione per i feriti, e il coraggio e la pazienza di tutti coloro che sono chiamati ad aiutarli”. Incoraggia infine a “non disperare, ma essere quella presenza amorevole di Cristo dove sei, un testimone di speranza in questi tempi bui”. E chiede: “Fate la dovuta attenzione e siate prudenti, per il bene della vostra sicurezza personale e pubblica”.