di Sara D’OrianoIn Toscana, la tradizione della coralità lirica non è passata inosservata. Delle varie esperienze presenti sul territorio della nostra regione, due sembrano maggiormente significative.Siena, ad esempio, può contare sull’associazione corale Vico Alto, nata nel 1976 per iniziativa del suo attuale direttore Pia Palmieri per lo studio e la pratica del canto polifonico, dedicandosi successivamente all’oratorio e al canto lirico, generi che attualmente pratica in prevalenza. Oltre all’attività corale, che porta avanti partecipando a importanti rassegne e concorsi sia nazionali che internazionali, il coro è impegnato inoltre nell’organizzazione di stagioni di concerti e Rassegne corali e dal 1997 realizza un Festival internazionale biennale di cori a cui hanno partecipato numerosi complessi europei e americani.Socio fondatore dell’associazione Cori della Toscana, il coro «Vico Alto» è inoltre impegnato nella collaborazione con diverse orchestre nazionali ed estere (Orchestra Regionale Toscana, Orchestra dell’Accademia di Wiesbaden, Orchestra giovanile di Praga, Orchestra giovanile di Danzica, Orchestra del Conservatorio di Adria), ma su tutte spicca la collaborazione con la Banda «Città del Palio di Siena» con la quale ha inciso in un cd gli inni delle Contrade di Siena. «Elisir d’amore», «Madama Butterfly», «Tosca», «La Traviata», «Lucia di Lammermmor», sono solo alcune delle opere liriche che i 50 coristi di «Vico Alto» hanno realizzato durante la loro esperienza pluritrentennale.Molto presente sul territorio, il coro partecipa annualmente alle manifestazioni «Siena in musica» (concerti di musica polifonica e lirica) e alla Festa del Solstizio d’estate organizzate dal comune di Siena rispettivamente durante le feste di fine d’anno e il 21 giugno (www.corovicoalto.it).