Opinioni & Commenti
Assisi, nei risvolti della Giornata
DI ALBERTO ABLONDI*
La giornata ha avuto una sua completezza nel coinvolgere il popolo di Dio, silenzioso, ma attento a sottolineare ogni momento con ripetuti applausi. L’applauso però non era una interruzione, ma una ricezione, documentata dai simboli stessi, come quella lampada offerta prima al Papa e poi ad ogni partecipante, segni che hanno fatto vivere momenti di intensa fraternità, poi esplosi, ormai eravamo alla fine, in un fraterno, vivace, quasi chiassoso scambio di pace.
Il successo della Giornata, se in questi casi si può parlare di successo e non piuttosto di Grazia del Signore, ha avuto la collaborante preparazione di tanti e si è concretizzato in piccole grandi attenzioni, come la grande aula che conteneva tanta gente ed ha riparato dal vento e dall’acqua e la generosità del pranzo, consumato in libertà di rapporti e di gusti.
Forse, ripensando ai momenti della Giornata, dobbiamo sottolineare un clima di fraternità. Quasi una già realizzata fraternità dei popoli, che, per quanto gli abiti rivelassero così diversi, nella tensione comune, facevano pensare: come mai siamo così vicini e così distanti ancora? Ma non in una impressione negativa, quanto piuttosto in una espressione di speranza.