L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato a larghissima maggioranza una risoluzione nella quale si chiede ad Israele di interrompere la costruzione della barriera di sicurezza lungo la frontiera con la Cisgiordania. La risoluzione, approvata a New York con 144 voti a favore, tra cui quelli dell’Unione Europea, 4 contrari (tra cui quelli di Stati Uniti e Israele), e 12 astensioni, chiede al governo di Tel Aviv di “porre un termine alla costruzione del muro nei territori occupati palestinesi”, definendo questa barriera “contraria” alle leggi internazionali. Il testo approvato durante la notte non ha alcun valore vincolante, ma ha comunque suscitato la dura reazione di Israele. “È pura ipocrisia” ha commentato l’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite Dany Gillerman. “I Paesi che hanno votato a favore della risoluzione hanno mostrato di essere molto più preoccupati dai tentativi di Israele di difendersi dal terrorismo, che non dal terrorismo praticato contro di noi dai palestinesi” ha aggiunto il diplomatico, in un’intervista alla radio militare. “Continueremo ad erigere quella barriera, per la sicurezza dei nostri cittadini” ha detto alla stampa poco fa il vicepremier Ehud Olmert (Likud). Parlando di fronte al parlamento israeliano, il primo ministro Ariel Sharon due giorni fa ha fatto sapere che a costruzione dell’enorme recinzione in cemento armato alta fino la 8 metri, con un sistema di telecamere, filo spinato, sensori a infrarossi, allarmi dovrebbe essere completata nei prossimi dodici mesi.Misna