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ASSEMBLEA CEI; MONS. BETORI: «NON CI SONO SOLO LE SCRITTE SUI MURI, LA GENTE È VICINA ALLA CHIESA»

“Non ci sono solo gli attacchi o le scritte sui muri: c’è tantissima gente, ci sono credenti e non credenti, che ci sostengono nei nostri insegnamenti, e ci incoraggiano nel nostro ruolo di difesa dei valori del Vangelo. Come quello della famiglia, che molta gente sente minacciata””. Così mons. Giuseppe Betori, segretario generale della Cei, durante la prima conferenza stampa della 57ma Assemblea generale dei vescovi italiani, in corso in Vaticano fino al 25 maggio. “Tutto ciò non fa notizia come le scritte sui muri”, ha aggiunto il segretario generale della Cei stigmatizzando “non tanto l’incomprensione, quanto il travisamento” del pensiero della Chiesa e dei suoi esponenti da parte dei media. Nella recente omelia di mons. Betori a Gubbio,– ha detto lo stesso Betori – “sono state estrapolate tutte le frasi che riguardavano il sociale, lasciando solamente i riferimenti alla famiglia. Tutte coese dette, e censurate nella comunicazione, che non ha rispettato l’oggettività: la stessa cosa era avvenuta con mons. Bagnasco, e che poi ha dato origine alle scritte sui muri”. Interpellato in merito alle accuse di “omofobia” nei confronti della Chiesa, Betori ha precisato che “è difficile dialogare con chi pretende di essere rappresentante di tutto il mondo omosessuale”.Sir