Vita Chiesa

ASSEMBLEA CEI: COMUNICATO FINALE, I TEMI AFFRONTATI

Lo sviluppo e il futuro del Paese, la situazione internazionale, le prospettive dell’Europa, il ministero del sacerdote, una rinnovata attenzione ai giovani sono questi alcuni dei punti toccati nel comunicato finale della 56ª assemblea generale dei vescovi (Vaticano, 15-19 maggio) diffuso oggi nel quale vengono date alcune informazioni anche sul Convegno ecclesiale nazionale di Verona e la Settimana sociale dei cattolici italiani. Nell’esaminare la situazione del Paese i vescovi, si legge nel comunicato, “hanno auspicato che i reali problemi dell’Italia, come la qualità della vita civile e la compattezza del tessuto sociale, siano posti al centro di una dialettica costruttiva e reciprocamente rispettosa”. Resta valido l’invito ai politici per “un gesto di attenzione solidale verso coloro che espiano una pena detentiva senza venir meno all’attenzione alla sicurezza della società”. I vescovi, inoltre, ripropongono le urgenze del Sud d’Italia, “rilevando che un futuro migliore per il Paese si potrà avere solo con un’attenzione efficace al Meridione”.

Circa “le varie e urgenti questioni socio-economiche” l’episcopato italiano sottolinea la centralità della persona umana e invoca un “comune impegno” nel fronteggiare la denatalità per favorire “l’educazione e la formazione della persona”. In sintonia con Benedetto XVI ribadisce “l’impegno della Chiesa a favore della vita, dal primo istante del suo concepimento fino al termine naturale, e della famiglia legittima fondata sul matrimonio”: principi “non negoziabili” che “vanno difesi senza temere contestazioni all’insegnamento sociale e morale della Chiesa”.

Con riferimento alle tensioni internazionali e in particolare alla situazione in Iraq e in Afghanistan, i vescovi, nel loro comunicato, esprimono preoccupazione per “i programmi nucleari dell’Iran, il terrorismo internazionale di matrice soprattutto islamica, la persecuzione per motivi religiosi in varie parti del mondo”.

Oltre al Continente africano il Comunicato richiama “la delicata situazione in Israele”. Sul piano europeo i vescovi auspicano “una più efficace presenza dell’Europa, chiamata a superare la posizione di stallo circa il Trattato costituzionale e a riprendere l’iniziativa per individuare una comune politica estera e di difesa” ed esprimono rammarico “per il mancato riferimento esplicito alle radici cristiane del Continente e per l’insistenza nella richiesta di rivedere le legislazioni nazionali circa il riconoscimento di diritti alle coppie omosessuali equiparabili con quelli delle famiglie fondate sul matrimonio”. In tali prese di posizione delle istituzioni europee, si legge nel comunicato, “è possibile ravvisare l’onda lunga dei processi di secolarizzazione ma anche la mancata percezione di un clima diverso che si sta facendo strada nelle popolazioni europee, con la riscoperta della propria identità religiosa, morale e culturale e dei suoi valori e contenuti essenziali”.

Tra gli argomenti discussi dai vescovi nella loro assemblea anche il ministero dei presbiteri, il programma del 4° Convegno ecclesiale di Verona e alcune prospettive per la pastorale giovanile. Davanti alla diminuzione del clero, i vescovi “ritengono essenziale il rilancio della pastorale vocazionale la cui efficacia è legata all’esistenza di un presbiterio consapevole e contento della sua vocazione”.

I vescovi hanno preso visione del programma definitivo del Convegno ecclesiale nazionale di Verona e ribadito l’impegno di sostenere un percorso triennale in favore delle nuove generazioni. Tale cammino sarà ritmato da alcuni eventi nazionali e internazionali: un pellegrinaggio-incontro che si terrà a Loreto sabato 1° e domenica 2 settembre 2007, aperto a delegazioni dei Paesi europei; la Giornata mondiale della Gioventù di Sydney, nel luglio 2008; un evento locale in simultanea nazionale, nell’estate 2009, a chiusura del triennio. In tema di appuntamenti nel comunicato viene resa nota la data della 45ª Settimana Sociale, dal 18 al 21 ottobre 2007, a Pisa e a Pistoia, sul tema del bene comune e quella della prima Giornata per la salvaguardia del creato (1° settembre 2006). Altra novità è rappresentata dalla proclamazione di San Giovanni Leonardi a patrono dei farmacisti.

Relativamente all’8×1000 si registra un decremento di circa 54 milioni di euro, rispetto allo scorso anno. Differenza dovuta “ad una contrazione degli importi dovuti a conguaglio” e non a “una riduzione della percentuale di firme a favore della Chiesa cattolica che, al contrario continua a salire”.Sir