Vita Chiesa

ASSEMBLEA CEI: CARD. RUINI, LA PARROCCHIA RIMANE CENTRALE PER LA MISSIONE DELLA CHIESA

“L’assemblea dei vescovi ha riaffermato l’importanza fondamentale della parrocchia nella Chiesa, in generale, e specificamente in quella italiana”. Lo ha detto oggi il presidente della Cei, card. Camillo Ruini, nel corso della conferenza stampa di chiusura della 53a assemblea generale della Cei. “La parrocchia – ha aggiunto – rappresenta un elemento determinante per la missionarietà della Chiesa, in quanto è chiamata a ‘cercare se stessa fuori da se stessa’, nel senso di non stare ad aspettare che la gente venga in chiesa, ma a muoversi per prima per cercarla e invitarla”.

Il card. Ruini ha sottolineato un ulteriore elemento che deve connotare la parrocchia oggi, in un momento di notevoli cambiamenti socio-culturali: “Essa deve procedere nella direzione della ‘pastorale integrata’, vale a dire non concependosi come autosufficiente, ma accogliendo e integrando al proprio interno gli apporti diversi e arricchenti che possono venire dalla diocesi di appartenenza, dalle parrocchie vicine, dalle associazioni, movimenti ecclesiali e aggregazioni laicali. Tutte queste realtà, insieme, sono le nuove protagoniste di quello slancio missionario cui la Chiesa intera è chiamata per la ‘nuova evangelizzazione'”.

A proposito dell’iniziazione cristiana, il card. Ruini ha richiamato alcune considerazioni svolte in assemblea da parte dei vescovi “in particolare per quella dei fanciulli. Ormai è a tutti chiaro che l’esperienza di fede che i più piccoli prima potevano fare in famiglia o a scuola, ora si fa di meno. Pertanto è necessario ipotizzare proposte nuove in questa direzione”. Rispondendo a una domanda sui matrimoni, specie quelli “irregolari”, ha precisato che “i cristiani che si trovano in quella situazione non sono ‘fuori’ dalla Chiesa. Certo, non hanno una totale comunione che conceda loro l’accesso all’Eucaristia, ma rimane nei loro confronti una grande attenzione”. Da qui l’invito a coinvolgere tali famiglie in una “rete di solidarietà interfamiliare, a uguale titolo come per le famiglie regolari”.Sir