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ASSASSINIO FORTUGNO: VESCOVI DI CALABRIA, SENZA RISPETTO DELLA LEGALITÀ NON VINCEREMO QUESTO «CANCRO»

“Siamo allibiti e sconcertati”: è stato questo il commento al Sir di mons. Vittorio Mondello, presidente della Conferenza Episcopale Calabra, dopo l’omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno di 54 anni, medico, sposato e padre di due figli, avvenuto ieri sera, domenica 16 ottobre, nel centro di Locri, dove era allestito uno dei seggi dell’Unione per le primarie. In Calabria “ci vuole informazione, formazione ma soprattutto testimonianza di rispetto per la legalità – ha aggiunto il presule che è arcivescovo di Reggio Calabria – Bova – da parte di tutti gli operatori e dei responsabili della cosa pubblica e del bene comune. Se non diamo un esempio di legalità io credo che non usciremo da questa piovra che possiamo chiamare un cancro della nostra società calabrese”. Il presule ha appreso la notizia al termine della celebrazione – da lui presieduta – di apertura del Congresso Eucaristico della diocesi di Locri-Gerace, svoltasi a Bruzzano, dove alcune settimane fa si era verificato un duplice omicidio.

“Partiremo proprio da qui – aveva detto il vescovo di Locri-Gerace, mons. Giancarlo Bregantini – da una zona di impareggiabile bellezza” ma anche “segnata da tanta povertà e a tratti anche desolazione” e da “una tristissima faida che ha spaccato il paese e gettato la gente nella paura”. Il Congresso eucaristico diocesano è “il Cristo che si fa carne e sangue proprio dentro la carne ferita della nostra gente, il suo sangue si mescola al nostro sangue, che purtroppo Caino fa scorrere ancora sulle nostre piazze e strade!”.

Negli ultimi mesi nella locride si sono registrati otto omicidi: quello di Fortugno è l’ultimo ed il più eclatante.Sir