Toscana

ASILI NIDO: IN TOSCANA PIU’ CARI RISPETTO MEDIA NAZIONALE

In Toscana mandare un figlio all’asilo nido comunale costa in media al mese 298 euro, una cifra poco al di sopra della media nazionale (290 euro) che la colloca al decimo posto tra le regioni più care. E’ quanto rileva un’indagine di Cittadinanzattiva sui nidi comunali. Secondo la stessa indagine, le liste di attesa sono diminuite dal 2002 al 2005 dal 42 al 30%. Tra i capoluoghi di provincia la retta più alta sia per il tempo pieno che per il tempo ridotto si paga a Lucca (rispettivamente, 394 euro e 351 euro), mentre la città meno cara è Grosseto, che è quinta a livello nazionale, dove si paga 197 euro per il tempo pieno e 147 euro per il tempo ridotto. Rispetto all’anno scolastico 2005/06 le tariffe sono rimaste invariate in tutti i capoluoghi di provincia.

In Toscana, secondo la banca dati del ministero dell’Interno sulla fiscalità locale, ci sono 397 asili nido comunali per 14.338 posti disponibili, il che significa che la copertura massima del servizio, in base alla popolazione di riferimento (bambini 0-3 anni, pari a 120.451, dati Istat) è del 12%, la più elevata in Italia dopo l’Emilia Romagna e di molto superiore alla media nazionale (5,9%). Il maggior numero di asili è presente in provincia di Firenze (136, con 5.060 posti disponibili), mentre le province di Grosseto e Massa Carrara ne registrano il numero minore (12 ciascuno, con rispettivamente 327 e 524 posti disponibili).

Considerando unicamente i capoluoghi di provincia toscani, il numero di asili nido dal 2002 al 2005 è passato da 168 a 193 (+15%) e i posti sono passati da 5.938 a 7.253 (+22%). Nello stesso periodo le domande presentate nei capoluoghi toscani sono aumentate da 7.948 a 8.910, con un incremento di domande accettate da 4.583 a 6.223: la conseguenza è che le liste dei bimbi in attesa sono diminuite dal 42% dei richiedenti del 2002 al 30% nel 2005. Le liste di attesa più alte si sono registrate a Grosseto (nel 2005 sono state respinte il 48% delle domande di accesso presentate ad asili nido comunali). (ANSA).